23 Aprile 2024

Tifosi Inter in piazza, ma la gioia per una squadra pratese si fa ancora attendere

Gli ultimi successi risalgono al 2002 e 2003 con il ritorno del Prato in C1 e gli scudetti di Hockey e Calcio a 5.


Un centinaio di tifosi dell’Inter, muniti di trombe e bandiere ha festeggiato ieri fino a dopo mezzanotte in piazza Mercatale lo scudetto e la seconda stella conquistati dal club nerazzurro con la vittoria per 2-1 nel derby in casa del Milan.

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È consuetudine che la più grande piazza cittadina ospiti, in genere a tarda primavera, le improvvisate feste dei tifosi cittadini delle squadre che vincono lo scudetto o – da tempo più raramente – trofei internazionali.

La festa interista ieri sul Mercatale

Lo scorso anno toccò ai tifosi del Napoli, in precedenza a quelli del Milan e nel 2021 ancora agli interisti. I supporters della Juventus, secondo stime empiriche i più numerosi in città – erano accusati dai rivali di festeggiare con scarso entusiasmo o di non farlo addirittura più per la “normalità” dell’evento, durante i nove anni in cui i bianconeri vinsero lo scudetto nel decennio scorso.

I festeggiamenti più sorprendenti, spontanei e folkloristici dovuti a eventi calcistici, si devono tuttavia, in città, alle centinaia di persone di origine marocchina che a più riprese si riversarono sul prato di piazza San Marco in seguito ai successi ottenuti dalla Nazionale del loro paese, semifinalista al Mondiale svoltosi in Qatar nel dicembre 2022.

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C’è gioia in po’ per tutti, in città, insomma, tranne per il calcio pratese. L’ultima volta che i tifosi della squadra biancazzurra festeggiarono un successo sul campo (non attraverso ripescaggi) fu nella stagione 2001-02,  con la promozione in C1 che fece seguito alla vittoria della Coppa Italia di serie C, conquistata l’anno precedente.


Tifosi biancazzurri in trasferta

Ai primi anni del terzo millennio risalgono anche gli ultimi successi assoluti in altre discipline: il Prato calcio a 5 vinse il titolo italiano nel 2001-02 e fece il bis la stagione successiva, conquistando due volte la Coppa Italia alcuni anni più tardi.  Fu, quello, l’ultimo periodo fecondo per lo sport cittadino: nel 2002-03 Prato divenne campione d’Italia anche nell’hockey su pista. L’anno dopo, passando agli sport individuali, Jury Chechi conquistò la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene nella ginnastica specialità anelli, a otto anni di distanza dall’oro di Atlanta 96.

Jury Chechi

Se si eccettua  la splendida ma anche in quel caso purtroppo effimera, ascesa dei Cavalieri, assurti alla massima competizione europea nel rugby, sono dunque più di vent’anni che i tifosi pratesi – non solo di calcio – aspettano l’opportunità di scendere in piazza a celebrare il pieno successo di una loro squadra (i festeggiamenti per lo scudetto nel tennis femminile si svolsero prevalentemente all’interno del circolo).

Fece eccezione, ovviamente, il trionfo della Nazionale azzurra nel mondiale di calcio 2006. Festeggiamenti non paragonabili comunque con l’incredibile gioia collettiva che la città visse nel 1982, quando a determinare la vittoria degli azzurri nel Mondiale di Spagna furono i sei gol di Paolo Rossi. E la casa natale del campione, a Santa Lucia, fu mèta di pellegrinaggi pagani di tifosi impazziti che lì si riversarono da tutta la città e da mezza Toscana.

Paolo Rossi in trionfo con la Coppa del Mondo

Altri tempi. Altre gioie. Ora si attende un più modesto, quanto ancora lontanissimo, primo posto in serie D per far tornare in piazza i pratesi a gioire in proprio. E non per festeggiare i soliti scudetti in conto terzi.

 

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi