Freddo killer e anche la Toscana fa i conti con i tanti senzatetto, costretti spesso a subire la morsa del gelo pungente. A fotografare la situazione nella regione è Coldiretti Toscana, che commenta la morte di un senzatetto di 45 anni avvenuta a Siena tra la notte di sabato e domenica e traccia i contorni di un fenomeno preoccupante. Sono 3.559, infatti, i senza fissa dimora presenti sul territorio regionale: oltre ai gravi problemi quotidiani, i clochard sono costretti ad affrontare anche le drammatiche conseguenze del maltempo, specialmente in questi ultimi giorni, con la temperatura che è scesa abbondantemente sotto lo zero.
Firenze, tra i capoluoghi italiani, con quasi 2mila senza fissa dimora, si piazza al quarto posto prima di Torino, Napoli e Bologna e solo dopo Milano, Roma e Palermo. Coloro che non hanno garantito un letto caldo e pasti ogni giorno sono in aumento rispetto al 2011: + 26%, mentre all’epoca erano 2.612. La percentuale di persone senza fissa dimora è passata dal 5,5% del 2011 al 7%. Sono 600mila i toscani, uno su cinque, che non riusciranno a scaldare adeguatamente la propria abitazione (18%). Per loro l’irrigidimento delle temperature rappresenta un fattore che mette a rischio la sopravvivenza e la salute.
“In Italia, così come in Toscana – continua Coldiretti – è anche pari al 12,6% la percentuale di individui in famiglie che, se lo volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni. Una situazione che – sostiene l’organizzazione agricola – si scontra con il fatto che ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura durante l’anno ben 75 chili di prodotti alimentari che sarebbe più che sufficienti a garantire cibo adeguato per tutti i cittadini. Il problema riguarda in Italia l’interna filiera, dove gli sprechi alimentari – conclude Coldiretti – ammontano in valore a 12,5 miliardi, che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale e per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione”.
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