In Toscana, dal 2010 al 2014 la media dei tagli ai servizi ferroviari per i pendolari è stata del -3,7%, e la media degli aumenti tariffari del +24,2%. E’ quanto emerge dal rapporto Pendolaria 2015 di Legambiente, secondo cui la Toscana vanta comunque “continuità negli stanziamenti a partire dal 2012, innovazione del servizio e aumento quantitativo su specifiche linee”, ma ci sono problemi di carrozze vecchie, ritardi, aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti. Lo stanziamento per il servizio ferroviario nel 2015 è stato di 44,6 milioni: tra il 2005 ed il 2014 sono stati investiti oltre 413 mln per il sistema ferroviario, di cui 344 solo per i servizi aggiuntivi. Le penali applicate dalla Regione Toscana per i disservizi nel periodo 2001-14 corrispondono a 11,14 mln. Riguardo alla spesa regionale per tutte le infrastrutture 2003-15, la quota delle ferrovie è del 29,5% contro il 70,5% delle strade. “Difficile da sopportare è la disparità di trattamento riservata agli investimenti sulla gomma e sulle grandi opere Tav, entrambi segnali non certo d’innovazione e sviluppo sostenibile”, osserva il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza.