Capita al ristorante di lasciare qualche avanzo nel piatto perché si è ormai sazi. Magari senza avere nemmeno iniziato a consumare la pietanza ordinata o ad assaggiare il vino scelto nel menù. E’ successo a tutti, almeno una volta, ma solo un toscano su cinque (pari al 20%) ha chiesto al cameriere di mettere gli avanzi nella “doggy-bag”, il box o la vaschetta dove vengono riposti gli avanzi del piatto da riportare a casa. Per un toscano su quattro (25%) chiedere al ristorante di portarsi gli avanzi a casa è addirittura da maleducati. C’è poi chi dice di vergognarsi ad avanzare la richiesta al cameriere.
A riferire abitudini e consumi dei toscani è un’indagine di Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’introduzione in Francia dell’obbligo, per i ristoranti più grandi, di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag. La normativa francese entrata in vigore riguarda i ristoranti con più di 180 coperti e fa parte di una iniziativa del governo francese per dimezzare gli sprechi di cibo che per la ristorazione (info su www.toscana.coldiretti.it).
“La riduzione degli sprechi – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – è prima di tutto una battaglia di civiltà e di rispetto nei confronti di chi non ha garantito il cibo a sufficienza per condurre una vita dignitosa e serena. Buttare via il cibo equivale ad erodere le speranze di vita di qualcuno. I dati sullo spreco sono impressionanti nonostante ci sia stata una riduzione, per effetto della crisi che ha indotto ad acquisti più ragionati e misurati, alla cucina fai da te e alla riscoperto delle ricette degli avanzi: ogni anno, ogni toscano, butta nell’immondizia, circa 75 chili di cibo, 300mila tonnellate nell’anno solare. Una montagna di cibo che rappresenta una montagna di spreco. La rivoluzione culturale deve iniziare nelle case di ciascuno di noi ma anche nei ristoranti e nei luoghi della somministrazione: ci si dovrebbe vergognare a buttare il cibo nella spazzatura non nel chiedere al cameriere di prepararci una vaschetta con gli avanzi”.
In Italia, così come in Francia, si preferisce evitare questa prassi, rifiutandosi di portare a casa il cibo o il vino avanzato del ristorante. Cosa diversa, gli Stati Uniti, dove la doggy-bag viene spesso utilizzata, anche dai vip. “A fronte di un 25% che ritiene che sia da maleducati, c’è un 12% che richiede raramente la doggy-bag, il 15% non saprebbe che farsene mentre – conclude Coldiretti – una maggioranza relativa del 28% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori. Per loro il problema non si pone”.
Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook e @coldirettitosca.
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