Prato scende rispetto al 2014 nella classifica della “Qualità della vita” per colpa dei pessimi dati sulla sicurezza, anche se primeggia per imprenditoria giovanile e spirito di iniziativa: a dirlo è il Sole 24 Ore, che come ogni anno ha pubblicato uno speciale con la graduatoria delle 110 province italiane, per comprendere, in pratica, dove si vive meglio e dove invece si è meno soddisfatti. Rispetto al 2014 Prato ha perso sette posizioni, attestandosi al 42esimo posto. In Toscana, peggio della nostra città solo Lucca e Pistoia. Purtroppo a tirare giù Prato – peraltro interessata da una forte densità degli abitanti per kmq – sono i differenziali sull’ordine pubblico: siamo al 100esimo posto per microcriminalità, al 102esimo per appartamenti svaligiati e al 105esimo posto per rapine. Rispetto allo scorso anno, comunque, la città laniera è migliorata, attestandosi al 97esimo posto nella classifica parziale sulla sicurezza, guadagnando 10 posizioni rispetto al 2014.
Oltre a questa cattiva notizia, però, emerge l’ottimo dato sull’imprenditoria, con la nostra città al primo posto nella graduatoria della categoria “Affari e lavoro”. In particolare, siamo al secondo posto per imprese registrate e al primo per numero di imprenditori ogni mille giovani tra i 18 e i 29 anni. Le banche sembrano però non incentivare questi indici positivi: siamo infatti all’81esimo posto per accesso al credito. Insomma, nonostante i rubinetti chiusi da parte degli istituti di credito, i pratesi, soprattutto della seconda generazione, credono ancora nella piccola imprenditoria. E anche nel futuro, come attesta il secondo posto nella classifica dell’acquisto di beni durevoli. A stonare, tra tutti i dati, è quello sulla giustizia: nonostante i problemi del nostro tribunale, Prato occupa la seconda posizione per velocità nei processi, cosa che fa riflettere su quanto i numeri poi rispecchino effettivamente le difficoltà quotidiane e le emergenze di un territorio.
Ma su cosa dobbiamo ancora lavorare, oltre che sul miglioramento dell’ordine pubblico? I dati emanati dal quotidiano economico e finanziario milanese non lasciano adito a dubbi: i pratesi sono nella parte bassa della classifica per indice di sportività, numero di ristoranti e librerie, presenza a spettacoli teatrali. Inoltre siamo al 96esimo posto per spesa dei visitatori stranieri in città: questo e gli altri dati suggeriscono quindi un maggior investimento, da parte delle istituzioni, su turismo e tempo libero.