Più che un’isola ecologica, una discarica a cielo aperto, a due passi dalle abitazioni e dai vicini garage. Cartone, avanzi di cibo, plastica, indumenti, abbandonati accanto ai contenitori di raccolta, gettati in modo indifferenziato o lasciati persino incustoditi ai lati della strada.
I residenti della zona di via Strozzi sono decisamente esasperati. Il grido d’allarme arriva dal complesso condominiale che sorge quasi all’incrocio con via Filicaia. Da circa due mesi i grandi cassonnetti per l’immondizia, un tempo sistemati lungo i marciapiedi, hanno anche qui lasciato il posto ai bidoncini per la raccolta differenziata: i contenitori sono stati collocati nel parcheggio retrostante gli appartamenti. Tutto come da copione. Peccato che a farla da padrone sia, più di prima, il degrado. E gli abitanti del condominio – che conta circa 100 famiglie – non ci stanno.
“E’ una vergogna che un palazzo così grande, vicino al centro storico, si presenti in queste condizioni – esordisce Aneta Skurska, residente -. Qui si parla di salute e igiene pubblica: non possiamo andare avanti in queste condizioni. Qualcuno deve intervenire. Inseriamo più informazioni per i cittadini cinesi. Anche io sono straniera ma capisco la lingua italiana e mi adeguo alle normative. Dovrebbero farlo anche loro per il bene di tutti”.
Dito, puntato, insomma sulle vicine attività orientali, ritenute colpevoli di non rispettare le regole. A dover fare i conti con rifiuti di ogni genere sono poi i commercianti, costretti a liberare ogni giorno ingresso e vetrine dai rifiuti gettati a terra. Con buona pace dei clienti.
“La scorsa settimana, con il vento forte, ho trovato moltissimi rifiuti davanti all’entrata del negozio. Siamo una attività di alimentari. Che figura facciamo con chi viene a farci visita? Non possiamo occuparci noi dell’immondizia altrui”, rimarca Emanuela Puccianti, esercente della zona.
A pochi passi dal civico 140, la scena si ripete. Nuovi sacchetti, altra sporcizia, altra inciviltà. E la richiesta che qualcosa cambi.
“Spesso la mattina presto – conclude l’ennesima commerciante infuriata – trovo i miei cassonetti pieni. Ma non dei miei rifiuti, bensì di quelli altrui. Asm passa prestissimo a svuotare i bidoni e altre persone pensano bene di utilizzare i miei recipienti vuoti come cestini. E’ una situazione intollerabile”.
Giulia Ghizzani
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