Le conseguenze del riordino delle province si vedranno, tra gli altri, anche nel settore della caccia. Preoccupazioni e suggerimenti sono stati espressi ieri sera in Palazzo Buonamici durante un incontro organizzato dai gruppi consiliari del Pd in Provincia e Regione con le associazioni venatorie attive sul territorio pratese. Il dibattito, coordinato dal consigliere regionale Nicola Ciolini, ha visto la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, del consigliere regionale Ilaria Bugetti e di Matteo Biffoni in qualità di presidente della Provincia. Le preoccupazioni hanno riguardato in particolare l’assorbimento di deleghe e funzioni della provincia da parte della Regione, il che crea una fase di inevitabile incertezza istituzionale, e la necessità di redigere un unico piano faunistico e un unico regolamento validi per tutta la Toscana, andando a sostituirne la selva di norme, ad oggi differenti da provincia a provincia, che “non facilita la voglia dei cacciatori di esercitare questa attività”, come spiega l’assessore Remaschi. Durante la serata si è fatto anche il punto sulla situazione di Prato, alle prese, come molte altre province italiane, con il problema dell’alto numero degli ungulati e sui danni da questi provocati all’agricoltura. L’auspicio espresso dalle associazioni agricole, anch’esse presenti al dibattito, è stato quello di migliorare la collaborazione con i cacciatori, perchè questi diano il loro contributo alla riduzione della popolazione degli ungulati. Le istituzioni, da parte loro, attraverso la voce di Bugetti e Ciolini, hanno ricordato come Prato si stia già applicando da tempo nella risoluzione del problema e come ci sia sempre stata una strada aperta al dialogo tra provincia e associazioni venatorie, un rapporto corretto e attivo che i due consiglieri assicurano lotteranno per mantenere come tale quando l’unico referente diventerà la Regione.