Niente tramvia ma più scambi ferroviari con Firenze: il piano di Rossi per lo sviluppo integrato della mobilità pratese


La tramvia non arriverà a Prato ma saranno potenziati gli scambi ferroviari su rotaia con Firenze. E’ questo il tassello di sviluppo per il distretto laniero, allo studio della Regione in un’ottica di progetto integrato della mobilità toscana. Le precisazioni del presidente Enrico Rossi arrivano a seguito del suo viaggio a Bruxelles, dove ha incontrato la Commissione Europea.

Attualmente sono quattro i binari che mettono in connessione la città col capoluogo: la nuova convenzione con Trenitalia prevede di dedicarne due alla linea sotto-appenninica, che collega Lucca a Firenze, e i restanti tracciati al solo traffico metropolitano tra le due realtà. A tutto beneficio dei pendolari.

“Due soli binari con materiale rotabile leggero – precisa Rossi – in modo da aumentare la velocità e accelerare gli scambi. Questo è l’obiettivo per Prato su cui stiamo lavorando. Tra l’altro un obiettivo conseguibile in tempi anche abbastanza rapidi”.

Il piano unico dei trasporti per la Toscana Centrale è stato sottoposto, appunto, all’analisi dell’Europa: il governatore ha presentato ai delegati internazionali la bozza del programma. Un’operazione metropolitana che passa non solo dal nuovo aeroporto di Peretola ma anche dalla riqualificazione del parco della Piana, con la creazione di un polmone verde di settemila ettari di terreni ancora non edificati.

“Ci siamo lasciati con una grande disponibilità da parte dell’Europa a verificare come si possono trovare fondi europei – sottolinea il presidente della Regione – . E poi ci sono impegni anche di carattere nazionale. Nello Sbocca Italia erano stati accantonati dal Governo 117 milioni per interventi di questo tipo”.

L’accelerata arriverà, però, solo dopo la definizione di un master plan capace di chiarire obiettivi e tempi. Rossi tornerà a Bruxelles a settembre.

Sul fronte infrastrutture, il pacchetto prende in esame anche la terza corsia dell’Autostrada.

“Viene fuori un grande progetto che, come ho detto più volte, non si limita solo alla pista”, fa notare ancora il governatore.

Non ultima, la mobilità sostenibile. I benefici dell’operazione per il distretto produttivo potrebbero infine tradursi anche nella costruzione di una pista ciclabile unica, un ponte a impatto zero tra Prato e Firenze.

Giulia Ghizzani