Il presidente di Confartigianato Prato risponde al giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico dopo l’articolo apparso sul Corsera. “La sua provocazione di un concorso internazionale di idee per Prato un po’ ci indispettisce, perché siamo convinti che in questo distretto, fra le tante cose che in questi anni sono venute a mancare certamente non ci sono state le idee – esordisce Giusti – Prato nel suo complesso, idee comprese, è stata purtroppo ignorata da sempre, salvo scoprirla oggi per aspetti che sarebbe limitativo definire folkloristici. Eppure, nonostante tale impiego di uomini e mezzi, quasi mai abbiamo ascoltato o letto un approfondimento sul “perché” Prato oggi sia diventata quello che è, del perché si è lasciato che la situazione degenerasse, intervenendo poi con l’unica arma che a quel punto rimaneva: la repressione”. Giusti invita Di Vico ad un confronto pubblico per discutere dei vari aspetti della questione.