A distanza di un anno il Movimento 5 Stelle di Prato torna a parlare della vicenda dell’ex-Cantiere del Nuovo Ospedale Santo Stefano e lo fa con un video girato dall’attivista Paolo Pastacaldi nell’area a verde intorno al nosocomio che mostra come ancora si sia ben lontani dal progetto del parco urbano promesso a compensazione della nuova struttura ospedaliera. Il M5S accompagna il video con una nota: “Già a suo tempo, Daniele Rovai supportato da alcuni componenti del Meetup 134 del Movimento Cinque Stelle di Prato, denunciò dello stato di abbandono dell’aera su cui era stato approntato il cantiere per la costruzione dell’ospedale stesso. Alla fine, mentre iniziava la frettolosa rimozione dei rifiuti, la vicenda sembrò concludersi con la nota Asl. N°4 di Prato in cui il Direttore Medico P.O. Prato e Responsabile Unico del Procedimento della Concessione, Dott. Luca Bianciardi, spiegava che l’area sarebbe stata ripristinata a verde. Inoltre sul sito della Regione Toscana, è possibile scaricare la brochure di presentazione del Nuovo Ospedale di Prato, dalla quale è possibile verificare come il progetto dell’ospedale prevedesse la realizzazione di “Verde di Arredo e riserva” per mq.31.800, più “Aree a verde di rispetto” per mq. 41.000… ..diciamo, in totale, più genericamente, 72.800 mq. di superfici a verde. Buona parte di queste superfici sono quelle che il video Paolo Pastacaldi ci mostra come completamente invase da rovi e infestanti, dopo che da quasi due anni il Nuovo Ospedale di Prato è entrato in funzione. Dunque il famoso “parco” tanto sbandierato anche dai politici del passato, proprio non c’è e sarebbe anche arrivata l’ora che qualcuno fosse in grado di dare delle risposte”.
“Qualche alberello si vede – dice nel video la voce dell’autore, Paolo Pastacaldi – ma tutti si è fermato a questo punto”, dove le immagini inquadrano un terreno un po’ brullo, non curato, con erba alta: non certo lo spazio verde di 7 ettari che doveva fare da corredo al Santo Stefano. “Ci sarebbe da porre un paio di domande all’amministrazione – dice Pastacaldi – la prima: se questa è effettivamente la realizzazione che loro pensavano; e due: se nell’affitto del nuovo ospedale e nella gestione dei servizi c’è anche la manutenzione delle aree a verde e se nella manutenzione delle aree a verde c’è anche quest’area”.
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