Il consiglio comunale di Montemurlo, nell’ultima seduta di venerdì scorso, ha approvato con i voti favorevoli del Pd la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti; contrari il Movimento Cinque Stelle, Rilanciare Montemurlo e Fratelli d’Italia. Il debito per mutui del Comune di Montemurlo si dilaziona così da venti a trent’anni e concede un po’ di ossigeno alle casse comunali.
L’amministrazione, infatti, ha deciso la rinegoziazione di diciassette mutui per un valore complessivo di debiti residui di circa 4,4 milioni di euro. Con questa operazione il tasso d’interesse dei mutui passerà dal 3,55% al 3,58%, rimanendo, quindi, sostanzialmente invariato. La rinegoziazione sarà molto utile per il Comune che in termini di esborsi monetari otterrà un risparmio annuo pari a 580mila euro; nel 2015, invece – visto che l’operazione arriva a metà dell’anno – l’economia di gestione sarà pari a circa 330 mila euro.
Dunque, si allunga la durata dei mutui e diminuiscono le quote delle rate, che in questo modo liberano risorse da impiegare soprattutto sulla parte investimenti e per una ulteriore riduzione del debito.
“Pur facendo investimenti sul territorio, nell’ultimo quinquennio l’amministrazione comunale ha tagliato l’indebitamento complessivo dell’ente, riducendo le rate di ammortamento dei mutui dai 2,8 milioni di euro di qualche anno fa agli attuali 1,8 milione di euro. Un risparmio ottenuto attraverso un’oculata gestione gli avanzi di bilancio e con la riduzione dell’accensione di nuovi mutui.- ha spiegato il sindaco, Mauro Lorenzini nel suo intervento -. Con la rinegoziazione dei mutui il Comune ottiene maggiori risorse che potranno essere impiegate nella realizzazione di nuove opere pubbliche o nella manutenzione. Pensiamo, ad esempio, alla sistemazione delle strade nella zona industriale. Un ossigeno prezioso che ci consente di chiedere meno tasse ai cittadini in un momento di difficoltà economica”.
Tra gli interventi, Eva Betti del gruppo Rilanciare Montemurlo e Marco Sarti del Movimento Cinque Stelle hanno motivato la loro contrarietà al provvedimento a causa del tempo insufficiente per valutare ed approfondire i pro e i contro del punto all’ordine del giorno.