Una trentina di pesci, di medie dimensioni, sono stati trovati morti nel fosso Colecchio, nel comune di Carmignano. La misteriosa morìa è stata accertata una settimana fa, ma soltanto ieri Arpat ha reso noti gli esiti dei controlli. Assieme ai tecnici di Arpat, sono intervenuti sul posto polizia provinciale e polizia municipale di Carmignano.
I tecnici hanno ispezionato l’argine del fosso, partendo da via Bocca di Stella seguendo il flusso delle acque, in direzione Poggetto, verificando l’assenza di sversamenti o sostanze oleose e la presenza di altri pesci di piccole dimensioni, che non manifestavano segni di sofferenza. “L’acqua del fosso era come si presenta normalmente nelle condizioni di tempo asciutto, ovvero opalescente, praticamente stagnante e di colorazione verde dovuta anche alla presenza di vegetazione” riporta l’Arpat, che ha anche seguito dei campionamenti per misurare la temperatura e la percentuale di ossigeno presente nell’acqua.
“Da quanto potuto accertare – conclude Arpat – non si può dichiarare con certezza che i pesci siano morti nel tratto dove sono stati rinvenuti; potrebbero anche essere stati portati dalla corrente e bloccati nel loro percorso nei punti dove era presente la vegetazione. Non trovando evidenti tracce di immissioni anomale nel corso d’acqua, si può supporre che le varie circostanze quali la temperatura, la scarsa presenza di acqua nel fosso, la presenza di sfalci di potature che vanno a decomporsi nell’alveo sottraendo ossigeno alla fauna ittica, potrebbero avere causato la moria”.