27 Maggio 2015

Allarme amianto negli acquedotti toscani, l’Iss rassicura: “Nessun rischio per la salute”


Non sono presenti fibre di amianto nelle acque potabili toscane. E anche laddove siano rilevate, le quantità risultano sensibilmente inferiori ai parametri internazionali di riferimento, tanto da non costituire un pericolo per la salute. A mettere fine alle polemiche sulla possibile contaminazione da fibre di amianto delle condutture toscane è la relazione firmata dal Dipartimento Ambiente dell’Istituto Superiore di Sanità: un dossier che è stato consegnato alla Regione Toscana dopo esplicita richiesta dell’assessore all’Ambiente di ‘normare’ l’amianto nelle acque destinate a consumo umano.

La scoperta di molti km di tubature realizzate in cemento-amianto nel sistema dell’acquedotto toscano aveva fatto spaventare i cittadini e i comitati di diverse realtà: ne era scaturita una protesta silenziosa piena di dubbi e interrogativi.

In Toscana sono circa 250 i km di tubazioni in cemento-amianto gestiti da Publiacqua, inseriti in un reticolato di 8mila km di acquedotto che rifornisce 46 Comuni. A Prato si contano poco più di 8 km di tubazioni in questo materiale su 556 km totali, oltre a 477 metri in Provincia, per la precisione a Vaiano. Numeri non esorbitanti ma che, comprensibilmente, non hanno mancato di sollevare perplessità.

Adesso, però, la presa di posizione definitiva dell’Ente che non solo sgombera dal campo le preoccupazioni ma che si spinge ben oltre: l’Istituto, organo preposto anche a fissare i parametri per l’amianto nelle acque potabili, ritiene infatti che “non sussita la necessità di indicare un valore di riferimento diverso da quello già suggerito dall’Epa americana (Ente Protezione Ambiente)”, pari a 7 milioni di fibre per litro. In Toscana si parla di valori riscontrati uguali a zero, nella quasi totalità dei casi, o di valori massimi nell’ordine di una decina di fibre per litro.

Non ultimo, il lavoro a breve e lungo raggio. Il parere conclude suggerendo di promuovere campagne di monitoraggio costante: controlli che Publiacqua, per quanto riguarda Prato, sta già effettuando e i cui risultati saranno resi pubblici entro l’estate.

Giulia Ghizzani