16 Maggio 2015

Blitz in un capannone a Le Fonti: arrestato l’imprenditore e anche un’operaia per sfruttamento della prostituzione FOTO


E’ stato processato ieri per direttissima il titolare di una confezione cinese accusato di sfruttamento di manodopera clandestina: l’uomo si trova già nel carcere della Dogaia in quanto in pendenza di giudizio è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere in considerazione della gravità del reato. L’arresto è avvenuto in seguito al blitz compiuto ieri dalla polizia municipale insieme ai Carabinieri del nucleo ispettivo del lavoro e all’Unità Igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro della Asl4 in un capannone a Le Fonti, di proprietà di un italiano, che ospitava due ditte cinesi.

All’interno gli agenti hanno trovato dormitori, cucine improvvisate e 12 clandestini, quasi la metà della forza lavoro impiegata. Per una di loro è scattato immediatamente l’ordine di cattura per altri procedimenti penali pendenti per sfruttamento della prostituzione. La donna è stata accompagnata al carcere di Sollicciano. Sequestrati i 32 macchinari tessili irregolari e sospesa l’attività imprenditoriale, mentre l’immobile è stato sottoposto a sequestro penale preventivo.