Si presenta in Questura per fare da interprete a un parente, ma viene raggiunto da un provvedimento di espulsione: è accaduto a un trentaseienne cinese domiciliato a Prato, che ieri sera era stato chiamato da un connazionale di quarantasei anni che non era in grado di parlare con gli intendenti di polizia per formalizzare una querela. Invitato a far giungere in tempi brevi qualcuno che potesse tradurre per lui dal mandarino, il quarataseienne decide di contattare un suo parente che, dopo gli accertamenti della questura, si scopre essere un clandestino, a seguito di un rifiuto prodotto dalla Questura di Pesaro nel maggio 2012, della richiesta di rilascio di titolo di soggiorno.
Per questo motivo, il cittadino orientale è stato poi munito di provvedimento di espulsione dal nostro paese e accompagnato immediatamente al Cie di Trapani dai poliziotti della Questura di Prato.
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