La situazione è ferma da anni e ora i residenti delle Badie, soprattutto di via Ferraris, sono stufi. Le officine ex Bigagli sono una discarica in parte a cielo aperto, in parte coperta, “una bomba ambientale” dice chi abita nella zona. In effetti, se si ha il coraggio e la possibilità di varcare il cancello chiuso col lucchetto, quello che si trova all’interno è un vero e proprio campionario del rifiuto. Scarti edili, batterie, bombole di ogni genere, auto rubate, bruciate, motori, divani, materassi, gabinetti, oli esausti e – a coronare il tutto – pezzi di eternit rotti, quindi pericolosi. Il forte vento della scorsa settimana ha aggravato una situazione già oltre il limite, facendo volare parte della copertura in amianto, finita sia sul marciapiedi che nei vicini giardini. Almeno questi rifiuti pericolosi sono stati rimossi, ma nello stabile abbandonato ne restano ancora molti. I residenti, che più volte in passato hanno segnalato la situazione, chiedono a gran voce che il Comune intervenga e bonifichi l’area.
Dopo un decennio di immobilismo, qualcosa si sta muovendo. L’assessore all’ambiente Filippo Alessi, venuto a conoscenza della questione su sollecitazione dei residenti, ha mandato oggi sul posto Arpat, Asl, municipale e vigili del fuoco, che hanno rimosso alcune bombole, e ha risposto ai residenti dicendo di attendere la relazione dell’ASL. Successivamente si potrà procedere all’ordinanza sindacale che in questo caso, essendo un fallimento, sarà rivolta al curatore fallimentare. Se il curatore non procederà, lo farà il Comune, che potrà poi rivalersi sul curatore stesso.
Alessi ha dichiarato che è stato interessato anche l’ufficio legale del Comune per verificare le condizioni per un eventuale sequestro del bene. “Sono venuto a conoscenza della situazione in questi giorni, a seguito dei problemi creati dal forte vento – ha detto Alessi – Abbiamo rimosso l’amianto volato in strada e nei giardini e oggi c’è stato un sopralluogo. Abbiamo preso di petto la questione, perché il bene dei cittadini viene prima di tutto. Procederemo con l’ordinanza con l’obiettivo di risolvere definitivamente il problema”.
Venerdì prossimo i residenti, che stanno pensando di presentare un esposto in procura, si riuniranno in assemblea per decidere cosa fare. Ma intanto qualcosa si è mosso.