I Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia scrivono una lettera al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi per chiedere in base a quale normativa sono stati elargiti per la costruzione della nuova pista di Peretola i 50 milioni di euro inseriti dal Governo nello Sblocca Italia e quali siano i presupposti giuridici dei 100 milioni promessi al sindaco di Pisa Filippeschi per convincerlo a dare il via libera alla fusione di ADF & SAT nella nuova società Toscana Aeroporti.
Allegata alla lettera inviata al ministro, ci sono una serie di documenti, fra cui quello firmato dal commissario europeo per la Mobilità e i Trasporti, Violeta Bulc, che rispondendo al Comitato ha sottolineato come “l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze non può ricevere sovvenzioni dal programma Cef dell’Unione europea” (leggi l’articolo).
“Il Commissario Violeta Bulc che ci risponde come da lettera qui allegata su varie tematiche – scrive il portavoce dei Comitati Gianfranco Ciulli – se da una parte rimanda per le questioni tecniche ad ENAC ed EASA alle quali come da documentazione anche in sue mani abbiamo già contro risposto, per quanto concerne invece la classificazione di Firenze questo non è un aeroporto Strategico perciò non comprendiamo come Lei lo possa considerarlo tale nel suo PNA (Piano Nazionale Aeroporti)…..ma addirittura in modo inequivocabile attesta che non ha neppure i requisiti per ottenere tali finanziamenti/sovvenzioni come Aiuti di Stato.
Perciò se non ci sono i presupposti ed i requisiti come il Regolamento UE 1315/2013
prescrive, a nostro modo di vedere, questi finanziamenti potrebbero essere riconducibili ad aiuti di Stato e sovvenzioni improprie, alimentando cosi una concorrenza sleale”.
Secondo i sindacati, in caso di finanziamenti privi di presupposti di legge, in base all’articolato 107 TFUE “ la Comunità è tenuta ad ordinare il recupero presso il beneficiario di qualsiasi aiuto illegale che risulti incompatibile con il mercato comune.”
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