Il Comitato Ambientale di Casale esprime un secco no allo spostamento in zona della Varvarito. I cittadini della frazione promettono che faranno di tutto pur di scongiurare il cambiamento di destinazione d’uso del terreno agricolo confinante con il casello di Prato Ovest sull’A11.
“Ancora una volta c’è il tentativo dell’Amministrazione Comunale di forzare le regole e le leggi regionali pur di consumare suolo agricolo e posizionare nella zona a Sud Ovest del Comune di Prato attività inquinanti – attacca il comitato – Il progetto è di mettere il terreno in questione a disposizione di società di frantumazione di inerti che, come sanno bene gli abitanti di San Giorgio a Colonica, sono una fonte inesauribile di produzione di polveri di varia consistenza dalle quali è impossibile difendersi.
Le dichiarazioni fatte sulla stampa da parte dell’assessore Barberis e da parte del titolare della società Varvarito negano l’evidenza di un inquinamento sperimentato per anni da molti concittadini. La scelta della localizzazione è caduta su 2 lotti di terreno uno fra Casale e Galciana e l’altro fra Iolo e Tobbiana, il primo dei quali ad alta pericolosità idraulica, che a detta dell’assessore Barberis sono stati giudicati dai tecnici come i più adatti all’uso. A nostro parere effettivamente sono adatti dal punto di vista delle società che dovrebbero utilizzarli ma non tengono affatto di conto delle numerose abitazioni che sono situate nelle immediate vicinanze dei 2 siti. Ricordiamo all’Amministrazione che nella stessa zona sono già in attività 2 imprese di frantumazione di inerti che si aggiungono all’inquinamento del depuratore del Calice, dell’autostrada e della declassata per cui ci sentiamo presi di mira come dei cittadini di serie B. Siamo pertanto in attesa di ricevere dal Sindaco e dagli assessori giustificazioni a proposito delle scelte effettuate dall’Amministrazione per cui in questi giorni prenderemo contatti con loro per organizzare un incontro pubblico sul tema” conclude il comitato.
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