6 Gennaio 2015

Via i militari da Prato, Lega Nord all’attacco: “Chi vola a Courmayeur con i voli di stato ha tolto alla città anche questo labile appiglio per la sicurezza”


La Lega Nord contesta la decisione del Governo di porre fine all’Operazione strade sicure, decisione che ha portato alla fine della presenza dei militari dell’esercito a Prato. “In un momento difficile come questo perdere il pattugliamento dei militari lungo le strade della nostra città è il peggior segnale che potessimo ricevere” commenta il commissario provinciale della Lega Nord Patrizia Ovattoni.
Ecco il suo intervento: “Anche se le leggi italiane improntate al buonismo e al perdono rendono quasi vano il lavoro dei tutori dell’ordine sapere di avere qualcuno che, con la semplice presenza, poteva fare da deterrente per i crimini commessi in strada, almeno da parte di chi ha qualcosa da perdere, ci faceva stare un po’ più tranquilli.
Chi vola a Courmayeur con un volo di stato ha pensato bene di togliere a Prato e alle altre città italiane coinvolte nel progetto anche questo labile appiglio per la sicurezza, dando ulteriore spazio a chi si fa beffe delle nostre leggi e delle nostre tradizioni di legalità e correttezza.
A Roma (ma anche a Firenze e in piazza del Comune a Prato) devono capire che è inutile valorizzare i centri storici se poi vengono lasciati in balia dei ladri e dei criminali, che aumentano di numeri in proporzione all’aumento della miseria: Prato stava tentando di rilanciarsi anche col turismo e le attività ricettive ed adesso deve sopportare questo ulteriore scempio.
A chi dice che il pattugliamento era inutile e che faceva pensare ad uno stato militare rispondiamo che per noi era meglio veder passeggiare qualche divisa piuttosto che aver paura ad attraversare strade deserte o preda dei “soliti noti”.
Il tanto vituperato (da chi comanda ora a Prato) governo di centrodestra, sua nazionale che cittadino, aveva aperto una strada di tutela della legalità magari ancora incompleta e da perfezionare ma certamente più produttiva e apprezzabile di quella avviata in questo inizio di 2015. Quindi chiediamo a Renzi di ripensare a quello che ha fatto e al suo amico Biffoni di perorare la causa di Prato nelle stanze che contano perché tutto ci aspettavamo meno che trovarci più indifesi a attaccabili in casa nostra”.
Patrizia Ovattoni
Commissario Provinciale Lega Nord

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