“Se la legge di stabilità sarà approvata, a Prato rischiano la mobilità 80 dipendenti della Provincia”. A lanciare l’allarme sono gli stessi lavoratori, che oggi pomeriggio, al termine dell’orario di lavoro hanno occupato simbolicamente Palazzo Buonamici. Nel salone consiliare si è tenuta un’assemblea per spiegare i motivi della protesta e le ripercussioni sui servizi.
Sindacati e lavoratori protestano contro la legge di stabilità, che prevede tagli alla spesa corrente per un miliardo e tagli alla spesa del personale delle Province pari al 50%. Misure che cozzano con la riforma Del Rio, secondo la quale le funzioni delle Province avrebbero dovuto essere ripartite fra Comuni e Regioni assieme al personale e alle risorse.
“Con queste condizioni non siamo di fronte a una riforma, ma a uno smantellamento dei servizi, che prelude a una loro privatizzazione” – commentano sindacati e lavoratori, che citano settori fondamentali come manutenzione e sicurezza di scuole, strade e corsi d’acqua, ma anche formazione e lavoro, cultura e sport.
Il presidente della Provincia Matteo Biffoni e il vice presidente Emiliano Citarella hanno partecipato questo pomeriggio all’iniziativa dei dipendenti. “La vostra protesta è sacrosanta e la condivido da amministratore pienamente. Ho discusso e approvato a suo tempo la legge Del Rio perchè ridisegnava un assetto amministrativo partendo dall’assoluta garanzia del mantenimento dei servizi e dei posti di lavoro e ho accettato l’onore di diventare Presidente della Provincia proprio perché sapevo che avrei avuto a che fare con un percorso chiaro, anche se complesso – ha detto Biffoni – Adesso ci vengono cambiate le carte in tavola. E la difficoltà vostra è anche la mia. La mia preoccupazione è per voi e per i servizi che questo ente, oltretutto virtuoso ed efficiente e per questo rischia di pagare di più, ha sempre reso con grande efficienza e professionalità al territorio. Con i provvedimenti annunciati si mettono a rischio anche i Comuni. Mi auguro ci sia ancora spazio di manovra”.
“In questi mesi, e negli anni da consigliere provinciale, ho imparato ad apprezzare la vostra professionalità e la mia è una vicinanza vera non formale – ha affermato Citarella – Il metodo che sta adottando il governo è brutale, aggirare la Costituzione non è accettabile. Dobbiamo gestire strade, scuole e tanti servizi e sinceramente sono in difficoltà a sostenere politicamente un percorso di questo genere”.
All’occupazione ha partecipato anche il consigliere regionale Rudi Russo, che ha portato la sua solidarietà ai lavoratori, e si è offerto di fare da punto di riferimento nel dialogo con la Regione Toscana che entro il 31 dicembre dovrebbe decidere cosa fare delle funzioni assegnate alle Province.
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