Sit in di protesta questa mattina del personale del Tribunale per denunciare le decennali carenze d’organico negli uffici di piazzale Falcone e Borsellino. Ad aderire alla manifestazione tutte le sigle sindacali e anche il nuovo presidente del Tribunale, Nicola Pisano, ha dato il suo sostegno all’iniziativa. A fronte di una pianta organica di 64 persone, al 1° gennaio del 2015 saranno 46 i dipendenti effettivamente in servizio. Questo significa una “scopertura” del 28% che si va ad aggiungere alle mancanze di personale dell’Unep, l’ufficio notifiche ed esecuzioni che dovrebbe essere composto da 20 lavoratori e che invece ne conta solo 13. Una situazione paradossale se si pensa che il circondario giudiziario della provincia di Lucca, paragonabile a quello pratese per popolazione, ha una pianta organica di 101 dipendenti.
Eppure come spiegato dai rappresentanti sindacali dei lavoratori del Tribunale ci sarabbe una soluzione “a costo zero”. “Abbiamo 15 domande di mobilità verso il Tribunale di Prato – spiega Walter Vizzini, delegato giustizia Cgil – Quindi richieste da parte di persone già a libro paga da parte dello Stato e che dovrebbero solo essere trasferite. E invece nonostante ci sia già il nulla osta da parte dell’amministrazione di partenza, manca il via libera da parte del ministero”.
Il rischio è quello di arrivare al blocco del Tribunale. Le udienze pomeridiane da una certa ora sono già state sospese perchè non possono essere pagati gli straordinari. E a breve saranno ridotti pure gli orari di apertura degli sportelli al cittadino. “Di questo passo – ha spiegato il presidente del Tribunale – il patto per Prato sicura diventerà inutile perchè dopo l’attività della Procura non potrà esserci lo sbocco giudiziario. Non siamo in grado di reggere l’urto e non vogliamo più solo promesse da parte della politica”.
Stefano De Biase
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