Di lavoro fa il commercialista ed è un appassionato di storia locale e oggetti della tradizione. Francesco Bernocchi ha dedicato un libro alla Mortadella di Prato, compiendo una vera e propria ricerca su questo salume della cucina pratese, ma anche per colmare una lacuna. Nella recente storiografia si fa risalire la produzione di questa mortadella al salumiere Gori di Galciana, come se prima non ci fossero tracce. Così Bernocchi ha inserito tra i produttori il nonno Gaspero, pizzicagnolo e produttore di salumi con bottega in via Firenzuola. Ma la storia di questo particolare salume, cotto con l’aggiunta di spezie e alchermes, arriva da lontano, addirittura nel 1653, quando Prato divenne città e i pratesi decisero di festeggiare donando al Granduca Ferdinando II de’ Medici venti chili di mortadella. Il libro di Bernocchi si chiude con dieci ricette a base di mortadella di Prato e non mancano idee originali.
Il volume è stato presentato alla Biblioteca Roncioniana alla presenza di un folto pubblico. Il libro si può acquistare alla Libreria Cattolica e al bookshop di Palazzo Pretorio.
Il servizio di Giacomo Cocchi