28 Ottobre 2014

Case popolari in base all’Isee, Lazzeri favorevole: “Ma occorrono più controlli sui requisiti di reddito: a Prato soltanto 9 canoni sanzionatori”


Alloggi popolari da assegnare in base all’Isee e non più al reddito imponibile, punteggi più alti per chi vive da almeno 5 anni in Toscana e a chi ha in casa una persona disabile o un anziano non autosufficiente. Oltre all’innalzamento del canone minimo corrisposto dagli inquilini. Sono le linee guida tracciate dalla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi per la revisione della legge che disciplina l’assegnazione delle case popolari.
Modifiche accolte con soddisfazione dal consigliere regionale di Più Toscana Gian Luca Lazzeri che chiede una verifica sulla situazione reddituale degli assegnatari toscani. “Dove le condizioni economiche hanno fatto venire meno i requisiti dell’assegnazione sia applicato un canone di locazione a prezzo di mercato. Il ricavato – prosegue Lazzeri – potrebbe essere impiegato per interventi negli alloggi di edilizia popolare in attesa di manutenzione che ad esempio, nel Comune di Prato sono 25».
«La direzione segnata dalla Vicepresidente Saccardi trova il mio appoggio senza se e senza ma – afferma Lazzeri – Ma è bene prendere anche in considerazione la proposta di applicare un affitto a prezzi di mercato per quegli alloggi dove siano venuti meno i requisiti di reddito per l’assegnazione e rendere più incisivi i controlli. L’attuale applicazione del cosiddetto “canone sanzionatorio” per situazioni analoghe infatti a Prato riguarda soltanto 9 casi. I proventi di questa manovra dovranno poi essere impiegati per investire nel patrimonio Erp di ogni Comune, come quello pratese dove gli alloggi Erp sono 1.720 con numerosi casi di superamento del limite reddituale o irregolare utilizzo dell’alloggio (12 casi)”.

Sempre nel pratese le domande ammesse per l’assegnazione nel 2013 sono state 1.299 a fronte di 33 alloggi assegnati nello stesso anno. “L’iniziativa – dice Lazzeri – potrebbe costituire un importante volano per l’economia dei territori comunali oltre a raggiunge l’obbiettivo di ammodernare il loro patrimonio immobiliare: a Prato infatti il 47% dei fabbricati Erp è antecedente al 1979”.
“La revisione dei criteri di assegnazione è stata al centro dell’azione del nostro gruppo fin dal 2010 quando presentammo una proposta di legge per fissare a 7 anni di residenza il termine necessario per accedere alle graduatorie nei Comuni ai quali si riferisce il bando per l’assegnazione di alloggi popolari. La nostra proposta – continua Lazzeri – però dopo 3 anni passati nei cassetti della Regione venne bocciata. L’idea era quella di premiare coloro che da tempo risiedono nella nostra regione tendendo ad evitare che il sostegno premiasse chi va in giro sistematicamente a caccia di prebende pubbliche. Un’azione in sostegno di chi ha scelto di stare in Toscana decidendo di partecipare alla crescita, col proprio lavoro, della nostra regione. Per queste persone, in caso di difficoltà, è giusto intervenire in aiuto. Il percorso iniziato dalla Vicepresidente Saccardi dunque rappresenta una svolta importante di cui la Toscana aveva bisogno, il nostro sarà un sostegno assicurato».