Un petizione on line per chiedere alle forze dell’ordine “di indagare a fondo e arrestare il delinquente, che auspichiamo sia assicurato alla giustizia il prima possibile”. Un gruppo di cittadini si è mobilitato per non lasciare cadere nel dimenticatoio l’aggressione subita dal blogger Massimo Cecchi, picchiato brutalmente la scorsa settimana a San Paolo (Leggi l’articolo). Questo il testo integrale della petizione.
“A distanza di una settimana dal fatto, il folle che ha terrorizzato il quartiere San Paolo di Prato, aggredendo violentemente e lasciando in una pozza di sangue con numerose fratture al volto un nostro concittadino di 65 anni non ha ancora un nome.
Stando a quanto testimoniato dalla vittima e finito in cronaca regionale, Sabato 27 Settembre, alle ore 21:00 un tizio, (forse in stato di alterazione psicofisica?) ha pestato ferocemente il nostro concittadino Massimo, nel “tranquillo” quartiere San Paolo di Prato, “colpevole” di avergli chiesto di tenere al guinzaglio due cani di grossa taglia che lo accompagnavano sciolti. L’aggressore era in compagnia di una ragazza, che ha assistito senza intervenire. Massimo ha riportato lesioni guaribili in 60 giorni. Mascella e zigomo rotti in più punti, naso fratturato in tre punti, frattura dell’orbita occipitale dell’occhio sinistro e e due profondi tagli sopra e sotto l’occhio. Le lesioni hanno reso necessario un intervento chirurgico che Massimo sta attendendo. Lesioni gravissime, che hanno shoccato la vittima ed il quartiere tutto, ed è un miracolo se non è finita in tragedia, vista la violenza con la quale è stato percosso. Sarebbe potuto capitare a chiunque. Questo avvenimento ha minato gravemente la tranquillità del quartiere, e anche uscire a vuotare la spazzatura o a portare fuori il cane è diventato motivo di ansia e di tensione. Pur comprendendo le difficoltà nella quale si trovano ad operare le forze dell’ordine, con un organico ridotto all’osso, chiediamo alla Questura e al Comando Provinciale dei Carabinieri di Prato di fare tutto il possibile per assicurare alla giustizia l’aggressore. Lasciare impunito un episodio così grave, costituirebbe un precedente pericoloso, che conferirebbe nei delinquenti la percezione di poter delinquere impunemente, mentre infonderebbe nei cittadini un senso di insicurezza inaccettabile. Vi chiediamo di indagare a fondo e arrestare questo delinquente, che auspichiamo sia assicurato alla giustizia prima possibile. Ci rivolgiamo anche alla Procura di Prato, affinché punisca in modo esemplare questo episodio gravissimo di violenza nei confronti di un cittadino in età avanzata, percosso ripetutamente e violentemente, che avrebbe potuto rimetterci la vita. Crediamo fermamente che episodi come questi meritino di essere puniti in modo esemplare. Senza voler dare luogo a polemiche di natura politica, ci rivolgiamo anche al Comune di Prato, affinché il sindaco faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per garantire la sicurezza dei cittadini. Chiediamo al sindaco Biffoni di valutare l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle zone di maggior rischio. Ci rivolgiamo infine agli organi della stampa locale, affinché l’episodio citato non finisca nel dimenticatoio. Questa vile aggressione non deve “andare in cavalleria”, esigiamo che il colpevole sia identificato e punito adeguatamente, affinché casi di questa gravità non si ripetano mai più. Annunciamo fin da ora che diverse associazioni cittadine intendono costituirsi “parte civile” in un eventuale processo a carico dell’aggressore, e invitiamo tutte le realtà associative del territorio a fare altrettanto, affinché sia chiaro a tutti che episodi di violenza di questa gravità non sono e non saranno accettati dalla comunità pratese”.
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