Tutte le parti civili ammesse e via libera alla richiesta di rito abbreviato condizionato. Sono le decisioni del giudice per le indagini preliminari Isidori, nell’udienza di oggi del processo a carico di Lin You Lan, Lin Youli e Hu Xiaoping, i tre gestori di fatto della Teresa moda accusati di omicidio colposo plurimo per la morte di sette operai cinesi durante l’incendio dello scorso 1 dicembre in via Toscana. Un procedimento parallelo rispetto a quello che vede imputati i fratelli Giacomo e Massimo Pellegrini, proprietari del capannone distrutto dalle fiamme.
Nell’udienza di oggi il giudice ha ammesso tutte le domande di costituzione di parte civile: Comune, Cgil, Cisl e Uil di Prato, Filctem Cgil di Prato, Inail, e due parenti delle vittime, che non avevano ricevuto il risarcimento da parte dei tre imputati, i quali hanno versato l’equivalente di 110 mila euro per ciascuna delle sette famiglie colpite dal lutto.
I legali dei tre imputati, gli avvocati Gabriele Zanobini e Giancarlo Geri, hanno ottenuto l’acquisizione agli atti delle carte che attestano il pagamento del risarcimento e altri documenti che tendono ad alleggerire la posizione dei coniugi Lin Youli e Hu Xiaoping. “Viene loro contestato di aver omesso dolosamente una serie di cautele antinfortunistiche e di aver partecipato alla conduzione delle ditte precedenti la Teresa Moda che avevano sede operativa nel capannone di via Toscana – spiega l’avvocato Zanobini -. Ma dimostreremo con ampia documentazione che i due coniugi, escluso due mesi, fin dal 2007 sono stati ininterrottamente lontano da Prato (prima in Veneto e poi in Cina), dove la loro presenza è attestata da giugno 2013, ovvero soltanto sei mesi prima rispetto alla tragedia”.
Alla luce dei nuovi elementi, il pm Lorenzo Gestri ha chiesto e ottenuto di effettuare indagini suppletive per 15 giorni, prima della prossima udienza in cui sarà chiamato a interrogare gli imputati.
D.Z.