30 Dicembre 2023

Bisenzio, calcio, donne sindaco: l’alfabeto fra l’anno che viene e quello che va

Le parole chiave fra il 2023 e il 2024. Autostrada come tangenziale, Prato per sempre casa dei dipinti della ex Cassa


 


L’alfabeto di Prato e dintorni con temi sospesi fra ciò che è stato nell’anno che va e ciò che aspettiamo dall’anno che viene.

Anas e Autostrade

Il sottopasso del Soccorso è stato affidato ad Anas, il raddoppio del ponte Lama ad Autostrade per l’Italia  come opera di mitigazione per la terza corsia della Firenze-mare (quando si farà). I due nodi che paralizzano la Declassata e, a cascata il traffico di tutta la città, sono nelle mani dei due colossi italiani – uno pubblico l’altro privato – che costruiscono strade. Con l’attenuante della burocrazia, qui con pochissima lena.

Bisenzio

Fino al 1′ novembre scorso era un fiume tranquillo, rispettoso delle regimazioni e dell’alveo. Il Bisenzio è un amico di Prato, che da sempre vi attinge l’acqua per lavare e tingere le stoffe e nel Seicento, grazie anche ai consigli di Galileo Galilei  lo imbrigliò a Santa Lucia per alimentare le gore e portare acqua ad ogni laboratorio tessile. Due mesi fa il Bisenzio si è ribellato, come il 5 marzo 2015 fece l’altro grande amico  della città, il vento. La natura ha battuto due colpi. Dobbiamo ascoltarli.

Calcio, Commini

Ma anche C come Chievo quale modello sfumato, come Champions che nessuno sogna per carità, come serie C quale Collocazione minima. C come Cannara (Grifo, nel senso di squadra), simbolo del disdoro ampiamente superato; come Curva unico punto da cui vedere le gare. E come Constatazione Collettiva: dove trova Commini, Cortese e Contestato Condottiero,  Costanza e Capitali per Continuare Così?

 

Donne

Pòle la donna…? Ora o  mai più, vien da rispondere all’eterno interrogativo che Roberto Benigni in Berlinguer,  ti voglio bene pose a fondamento di ogni parità fra generi Se il prosieguo della domanda è …diventare sindaco di Prato?, mai come ora sembra  vicina la mèta: fra i sette nomi su cui il Pd ha sondato i cittadini per scegliere la candidatura le donne prevalgono per 4 a 3: in ordine alfabetico Ilaria Bugetti Cristina Manetti, Ilaria Santi e Benedetta Squittieri. I maschi sono Marco Biagioni, Stefano Ciuoffo, Simone Faggi. Nel centrodestra, in assenza di sondaggi ufficiali, si fanno i nomi di Chiara La Porta e Rita Pieri, accanto a quelli di Gianni Cenni e Tommaso Cocci. Giorgio Silli, richiestissimo, si chiama fuori. La constatazione vale anche per gli altri comuni in cui si voterà.  Per la cronaca, nel 2021 Prato era una delle quattro province italiane senza almeno un sindaco donna assieme a Benevento, Catania e Trapani.

 

Emilia Romagna

Lo spauracchio di aziende e famiglie alluvionate è che promesse e impegni restino al palo come accaduto per le popolazioni di là  dell’Appennino, invase dalle acque a maggio. Rispetto ad allora il governo ha assegnato subito a Giani competenze negate a Bonaccini per iniziare a lavorare, fare conti, chiedere. Tutte le forze politiche sono coinvolte in risarcimenti e ristori: centrodestra al governo (qui arrivò subito Tajani) e centrosinistra negli enti locali (è venuto Giani, Biffoni si è prodigato fra la gentece negli uffici). Il fango non ha colore politico. Nessuno speculi sulla calamità.

 

Firenze-mare

Soprattutto prima di Natale,  coi due centri commerciali presi d’assalto e la Declassata più ingolfata di sempre a tarda sera, alcuni automobilisti raccontano di aver utilizzato la più naturale delle varianti: l’autostrada A11 fra Prato est e Prato ovest (sopratutto in quella direzione). Si percorre in pochi minuti a 130 kmh il tratto di 7,8 km, in cambio del pedaggio di 0.70  euro per le auto. Risparmio di tempo garantito, di denaro forse, perché 400 centilitri di benzina (pari al costo del pedaggio) evaporano forse – e inutilmente.- nel
riparti e ferma della coda. Si risparmia tempo e forse denaro, ma utilizzare l’autostrada come tangenziale succede nelle metropoli. Triste, farlo qui.

 

Galleria

Uno dei più bei traguardi raggiunti dalla città, unita, è stato nel 2023 il riconoscimento del vincolo territoriale per le 143 opere della Galleria di Palazzo degli Alberti, sancito dal Consiglio di Stato. Comune di Prato,  Fondazione Cassa, Italia Nostra hanno resistito in giudizio con successo. La popolazione ha partecipato in spirito. Con la stessa verve – pur fra vari distinguo – con cui si oppone ad ogni ipotesi di veder chiudere il Pecci. L’arte, antica o contemporanea è come l’aria: ci se ne accorge quando sta per mancare. Ora sta ai “tifosi” della Galleria (e del Pecci) visitarne le meraviglie. Diventare i primi turisti di Prato.

 

L’alfabeto prosegue domani, 31 dicembre.

 

 

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi