Penny, prima dello Stefanino il premio a sorpresa dai dipendenti
Nel 2021 le maestranze convocarono con un pretesto i tre soci assegnando loro una targa ricordo
L’annuncio dell’assegnazione dello Stefanino d’oro alla loro azienda assieme a Signo srl, Pecci filati e Linsieme filati li ha colti di sorpresa. Di certo diversa, rispetto a quella vissuta un sabato di febbraio 2021 quando Riccardo Baldini, Piero Donnini e Niccolò Querci, soci della rifinizione Penny furono chiamati ciascuno con un pretesto diverso a presentarsi in fabbrica, in quel giorno di prevista chiusura. Ad accoglierli, i 40 dipendenti che avevano organizzato una sobria festa a sorpresa e il caporeparto Lorenzo Menchetti con una targa ricordo da consegnare ai tre contitolari per i sessant’anni di vita dell’impresa. Fondata dai rispettivi padri.
Appare una conseguenza quasi naturale che lo Stefanino d’oro, riconoscimento destinato ad aziende che coniughino economia ed etica, tocchi ad imprenditori già premiati dalle proprie maestranze. Se fra “controparti” delle relazioni sindacali esiste quel clima, è certo che tutto torni: sia i conti economici che i bilanci in chiave etica.
Eppure la rifinizione Penny ne ha fatta di strada anche da quel 13 febbraio 2021, quando i lavoratori decisero di rompere gli indugi e festeggiare i sessant’anni dell’impresa compiuti nel 2020 in pieno covid: fu deciso che in quel momento da celebrare non c’era proprio niente e tutto venne rinviato a tempi migliori.
Le cronache dicono che nel 2021 i lavoratori erano una quarantina. A fine 2023 nella scheda aziendale ne sono citati 70. E nel frattempo la superficie della sede è raddoppiata, la Penny è diventata una società benefit ed a cliccarne il nome sul web, fra impressionanti dati sulla crescita del fatturato, spicca l’annuncio di ricerca di ben 12 apprendisti. Tutti insieme, a novembre 2022.
“In effetti siamo cresciuti – spiega Riccardo Baldini – perche purtroppo molti dei terzisti ai quali affidavano lavorazioni speciali hanno chiuso e noi, per non lasciare a piedi il cliente, ne abbiamo acquisito i macchinari, internalizzando quei segmenti di produzione”.
Inoltre sull’aumento delle maestranze hanno inciso l’acquisizione di nuovi clienti e il limite agli straordinari, che ha portato ad aumentare i turni di lavoro in alcuni reparti.
Baldini si schermisce di fronte al premio annunciato.”Ringrazio, è un attestato che coinvolge ogni componente dell’azienda, dai soci al più giovane degli assunti. Personalmente, non inseguo riconoscimenti pubblici. Mi interessano il lavoro, l’onestà nello svolgerlo. E ringraziare chi dedica del tempo per noi. I nostri operai, chi dedica all’impresa una parte consistente della propria vita”
“Si dice spesso ‘il tempo è denaro’, ma è un accostamento infelice. Il tempo non ritorna, vale molto più dei soldi – chiude Baldini – E voglio che coloro che ci dedicano del tempo stiano bene. Loro e i propri cari. In questa chiave avrà senso ricevere lo Stefanino“.