Tre centri estetici a Grosseto sarebbero stati in realtà case di appuntamento, dove i clienti sarebbero stati indirizzati grazie ad annunci sul web che proponevano prestazioni di donne dai tratti orientali: il giro d’affari all’anno sarebbe stato pari a un milione di euro secondo la stima degli inquirenti. E’ quanto scoperto dai carabinieri del Nas di Livorno e della sezione di pg della
procura grossetana che ha coordinato l’inchiesta: cinque le misure di custodia cautelare in carcere eseguite a Grosseto, Prato e Milano. Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso le accuse contestate a vario titolo. Altre tre persone indagate in stato di libertà.