19 Novembre 2024

Omicidio Cini: iniziato il processo per il cognato

L'operaio pratese fu ucciso l'8 gennaio. La difesa punta sulla menomazione al braccio destro dell'imputato.


È iniziato oggi in corte d’assise a Firenze il processo per Daniele Maiorino, 58 anni, presente in aula insieme al suo avvocato Katia Dottore Giachino, accusato di aver assassinato il cognato Alessio Cini, aggredito con una spranga e poi dato alle fiamme l’8 gennaio scorso ad Agliana davanti alla sua abitazione. In aula anche i parenti della vittima: la figlia quindicenne, la moglie e il fratello, che accompagnati dai loro avvocati si sono costituiti parte civile. Maiorino fu arrestato qualche giorno dopo l’omicidio, il 18 gennaio. Determinanti, nelle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pm Leonardo De Gaudio, le riprese delle telecamere di videosorveglianza e le intercettazioni ambientali dove Maiorino, solo in macchina, descriveva a se stesso, nel corso di soliloqui, dettagli dell’omicidio che per l’accusa soltanto l’assassino avrebbe potuto sapere. “Noi abbiamo l’interesse – ha detto l’avvocato Giachino, al termine della prima udienza – a far ripulire questi ‘ambientali’, che si sentono molto male e quindi saranno trascritti per le prossime udienze, al fine di capire se i verbi utilizzati sono effettivamente al singolare o al plurale, cioè se ‘hanno ucciso’ o ‘ho ucciso’, che è la questione pregnante di tutta la vicenda”. L’avvocato Giachino ha anche ribadito un elemento, quello di una ridotta funzionalità del braccio destro del suo assistito in seguito ad un infortunio sul lavoro. “Maiorino – ha spiegato l’avvocato Giachino – nel 2004 ha avuto un grave infortunio sul lavoro, quindi gli è stata riconosciuta una invalidità del 20%, che limita proprio l’uso del braccio destro. La persona che ha commesso il reato è una persona destrimane, che ha tramortito la vittima con la spranga e teniamo conto che la vittima è una persona alta un metro e 90, quindi per colpirlo e determinare una lesione che lo tramortisce a terra ha dovuto esercitare una forza molto importante. Abbiamo chiesto perizia affinché venga valutata questa limitazione funzionale. La corte per ora si è riservata. Magari nell’evolversi dell’istruttoria sarà valutata questa circostanza”. La prossima udienza è fissata per il 9 gennaio 2025.