La procura di Prato ha aperto un fascicolo sullo stato di degrado in cui versa il palazzo di giustizia. L’ultimo episodio in ordine di tempo risale a venerdì, quando un topo ha mandato in tilt il sistema elettrico, causando il blocco delle attività e il rinvio delle udienze. Per chiarire eventuali responsabilità la procura, diretta da Luca Tescaroli, ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per la violazione del testo unico sulla sicurezza sul lavoro. In particolare, si ipotizza l’inosservanza di una serie di obblighi a cui è tenuto il datore di lavoro: dalla manutenzione tecnica alla pulizia degli impianti fino a garantire la libera fruizione delle uscite di emergenza in caso di necessità.
Ad aggiungere problemi sarebbe stata riscontrata la presenza di amianto nelle giunture delle tubazioni dell’aerazione e per questa ragione non saranno accesi i riscaldamenti prima di aver effettuato delle verifiche. In un comunicato congiunto firmato dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli e dalla presidente del tribunale facente funzioni Lucia Schiaretti si spiega che nel palazzo di giustizia “è stata ripristinata l’erogazione dell’energia elettrica attraverso un intervento provvisorio debitamente finanziato dal ministero della Giustizia. Permangono significative criticità nell’apparato che dovrà subire un significativo intervento per essere messo a norma”. In merito alle “rinvenuta presenza di amianto – prosegue la nota – sono in corso accertamenti finalizzati ad appurare la nocività o meno della sostanza attraverso prelievi e successivi esami di laboratorio che appaiono indispensabili per assicurare condizioni di lavoro adeguate”.