“Fa male sentire il grido di dolore degli studenti del Buzzi che protestano per rivendicare il sacrosanto diritto di frequentare una scuola in condizioni decenti. Nessuna scuola dovrebbe combattere con le perdite dal tetto, i riscaldamenti malfunzionanti, l’acqua che esce marrone dai rubinetti. E non si tratta, almeno per alcuni di questi problemi, di novità, ma di un degrado che va avanti e degenera da anni”. Lo dice in una nota Confindustria Toscana Nord, dopo i video e le foto diffuse dagli studenti dell’istituto tecnico di viale della Repubblica a proposito delle condizioni dell’edificio scolastico. Condizioni che porteranno gli studenti a protestare sotto il palazzo della provincia il 28 novembre.
“Bisogna che ci sia una presa di coscienza e un reale impegno da parte di tutti i soggetti in gioco – continua Confindustria Toscana Nord -, in particolare, da un lato gli enti locali che dell’immobile sono proprietario e responsabile della manutenzione, dall’altro le autorità scolastiche dalle quali ci si aspetta la massima vigilanza e attenzione sul tema, ma soprattutto la messa in campo di tutto ciò che è loro possibile dal punto di vista giuridico-amministrativo. Confindustria Toscana Nord esprime la sua vicinanza agli studenti, che hanno il diritto di frequentare una scuola funzionante e strutturalmente decorosa. Una scuola, il Buzzi, che per il distretto pratese è strategica: una fucina di competenze essenziali per le imprese. Chi studia in una scuola d’eccellenza come il Buzzi ha la fortuna di ricevere buoni e validi insegnamenti: occorre che gli ambienti – aule, laboratori, locali di servizio – siano all’altezza della buona fama dell’istituto”.