19 Ottobre 2024

Le segnalazioni dei cittadini alla deputata fanno scoprire un’azienda fantasma

Chiara La Porta, dopo aver ricevuto le segnalazioni, si è rivolta alle forze dell'ordine, che sono intervenute.


La segnalazione fatta alle forze dell’ordine dalla deputata pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, ha portato ad un blitz che si è concluso con il sequestro di un immobile a Seano in cui era attiva un’azienda tessile illegale e fuori norma. E’ la stessa deputata a raccontare l’accaduto:
“Ieri, in seguito segnalazioni di cittadini, fatte a me e al consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Carmignano Giovanni Sardi, un immobile è stato posto sotto sequestro grazie al lavoro scrupoloso delle forze dell’ordine che ha portato alla scoperta, al suo interno, di un’azienda tessile illegale Ieri mattina – spiega La Porta – sono personalmente andata a cercare di capire che cosa avvenisse in questo edificio, al di fuori del quale da tempo erano ben visibili, secondo le testimonianze della comunità, scarti tessili e sacchi neri. Dopo aver constatato con i miei occhi che la situazione era esattamente la stessa descrittami dai cittadini, mi sono subito rivolta alle forze dell’ordine; sono così intervenuti carabinieri, polizia municipale di Carmignano e personale dell’Ispettorato del Lavoro e della Asl Servizio Prevenzione locale. Grazie alla loro immediata risposta, è stata scoperta un’azienda fantasma, gestita da cittadini cinesi, di fatto inesistente, ma molto più che operante all’interno dell’immobile. Al nostro arrivo, alcune persone stavano lavorando; in una stanza, ben 16 macchinari tessili, attigui ad una cucina e ad alcuni letti di fortuna, in un contesto igienico sanitario fatiscente. Dopo ore di lavoro e di indagini, ed il riscontro di attività illecite e fuori norma, la parte dell’immobile adibita ad azienda irregolare è stata posta sotto sequestro. Ci troviamo nei pressi del luogo dell’omicidio per denaro di un cittadino indiano, avvenuto nel febbraio scorso, e nella frazione teatro della brutale e recente aggressione a danno di alcuni operai pachistani che stavano manifestando per i propri diritti di fronte ad una ditta nella quale lavoravano. Sacche di simile illegalità non devono essere accettate come se fossero ormai una convenzione”.