11 Ottobre 2024

Frana 325, le associazioni di categoria ai sindaci: “Serve soluzione definitiva e di più ampia scala”

I sindaci hanno condiviso l'appello di Confindustria, Cna e Confartigianato.


L’ultima frana che ha bloccato la strada regionale 325 nel comune di Castiglione dei Pepoli ha riacceso i riflettori sui problemi di questa arteria. Tanto che Cna Toscana centro, Confindustria Toscana Nord e Confartigianato Prato hanno scritto una lettera congiunta ai sindaci della Valbisenzio, di Prato e di Montemurlo per chiedere l’apertura di un tavolo urgente, “un immediato incontro – si legge nella nota che le associazioni di categoria hanno invito alle redazioni –  per fare il punto della situazione riguardo il progetto di intervento sottoscritto nel Protocollo d’Intesa con la Regione e, soprattutto, accelerare in modo deciso l’impegno comune verso una soluzione finalmente definitiva per la Valbisenzio. Occorre infatti attivare al più presto un confronto serio e concreto, coinvolgendo anche i livelli nazionali vista l’importanza economica e sociale della 325, per progettare interventi su larga scala che restituiscano certezze e sicurezza al territorio e a chi vi abita e vi lavora”.

Questo il testo della richiesta inviata ai sindaci del territorio:

“La frana sulla strada 325 a Rasora riaccende le preoccupazioni di noi imprenditori e residenti della Val Bisenzio. Se dovesse esserci una chiusura come quella di marzo, ci sentiremmo intrappolati, senza sicurezza e senza la possibilità di vivere e lavorare normalmente. Questo potrebbe portare a una vera e propria implosione del territorio.
Per questo chiediamo con urgenza di aprire un tavolo di confronto tra le amministrazioni della Val Bisenzio, il Comune di Prato e Montemurlo, la Provincia e le associazioni di categoria. È fondamentale unire le forze non solo per fare il punto sullo stato dell’arte del progetto di intervento che origina dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la Regione, ma anche per far sì che la questione venga affrontata a livello nazionale, riconoscendo la strategicità dell’arteria stradale e per garantire un intervento su scala più ampia”.

 

“L’esigenza di studiare una viabilità alternativa alla SR325 è oggettiva – dichiara la vicepresidente di Confindustria Toscana Nord, Fabia Romagnoli -. Il tavolo, di cui auspichiamo un’apertura quanto più possibile celere, dovrebbe partire da questo presupposto e lavorare con concretezza in questa direzione. La strada presenta delle criticità che possono solo in parte essere affrontate con una manutenzione scrupolosa e continuativa: i problemi sono strutturali e per giunta acuiti dal cambiamento climatico e dai conseguenti effetti sulla tenuta del suolo. Si impongono soluzioni radicali che diano un’alternativa al traffico civile e industriale da e per la Val di Bisenzio.” “Siamo di fronte all’ennesima batosta per le imprese e l’economia della Vallata – sottolinea Claudio Bettazzi Presidente di CNA Toscana Centro – Come ormai chiediamo da troppo tempo, si ripropone con forza alle istituzioni il necessario coraggio e l’urgenza di intervenire in modo rapido e risolutivo per ripristinare la viabilità in sicurezza. Le imprese e i lavoratori di Vaiano, Vernio e Cantagallo non possono più continuare a restare in ostaggio di una situazione che va risolta e che Regione e p.a. devono avere come priorità. Oggi più che mai sentiamo l’urgenza che sia dato il via alla progettazione della variante affinché il transito delle merci e delle persone possa riprendere normalmente”. “Questo evento ci riporta ancora una volta davanti al drammatico interrogativo: se la frana fosse avvenuta in un luogo diverso cosa sarebbe accaduto? – si domanda Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Prato – In primo luogo il pensiero va all’aspetto sociale, alla donna che deve partorire o alla persona colpita da infarto che necessità di un pronto intervento. Ma eventi del genere hanno anche dei costi economici enormi e non circoscritti alla Valbisenzio ma a tutta la filiera. Se quindi apprezziamo che si siano fatti nel tempo incontri e ipotesi di possibili varianti, quello che occorre adesso, tuttavia, è una politica del territorio più coraggiosa, determinata e decisa. Ancora una volta riceviamo un segnale sui rischi che possiamo correre ed è doveroso recepirli trasformandoli in un scelte di politica industriale adeguate ai tempi e alle necessità delle imprese e più in generale di un territorio e di una comunità”.

I Comuni della Val di Bisenzio condividono e fanno proprio l’appello lanciato oggi dalle categorie economiche sulle problematiche della SR 325 con la richiesta di una viabilità alternativa. “È urgente e necessario andare oltre la SR 325, il sistema di mobilità della Vallata deve diventare una questione nazionale”, affermano Francesca Vivarelli (Vaiano), Maria Lucarini (Vernio), Guglielmo Bongiorno (Cantagallo).

“Una soluzione infrastrutturale per la viabilità della Val di Bisenzio non è più rinviabile. Facciamo nostro l’appello delle categorie economiche perché lo condividiamo, e non da ora – affermano sindache e sindaco – servono impegni concreti, peraltro già sollecitati da tempo senza risultati, per questo al tavolo per le infrastrutture viarie della Vallata devono essere presenti il Governo, la Regione Toscana e anche la Regione Emilia Romagna, visto che l’emergenza legata alla frana di Rasora di questi giorni ha confermato quanto le esigenze dei cittadini e dei territori siano interconnesse”.

I sindaci “chiedono dunque risposte efficaci ai bisogni di un territorio dove vivono 20 mila persone, famiglie, lavoratori, studenti, pensionati e dove hanno sede 800 aziende, alcune delle quali tra le più importanti del distretto pratese”. ““È’ venuto il momento – affermano – di definire un piano per il nuovo sistema della mobilità della Vallata, stradale e ferroviaria a cui venga riconosciuta rilevanza nazionale con l’inserimento nel Documento Pluriennale di Pianificazione del Governo”.

Il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, anche nella sua qualità di presidente della Provincia di Prato, condivide le preoccupazioni espresse dalle categorie economiche e dai cittadini della Val Bisenzio a seguito della frana che ha interrotto la circolazione sulla strada regionale 325 all’altezza della località Rasora in Emilia Romagna. “Quanto avvenuto sulla s.r. 325 in località Rasora crea ancora una volta disagi e difficoltà alle aziende e ai cittadini che vivono e lavorano in Val Bisenzio e che devono raggiungere il Comune di Castiglione dei Pepoli e l’Emilia Romagna – sottolinea Calamai – Una situazione preoccupante che ci spinge a proseguire con forza quell’importante lavoro avviato con la Regione Toscana per definire quello che dev’essere il piano di sviluppo e di miglioramento della sr 325. Aspettiamo la convocazione degli enti interessati e della Regione Toscana stessa e riteniamo fondamentale, insieme alle categorie economiche, lavorare in stretta sinergia, affinché questa arteria strategica, che mette in connessione la la Toscana e l’ Emilia Romagna, possa trovare anche da parte del governo nazionale la giusta attenzione e tramutarsi in importanti finanziamenti per realizzare gli interventi strutturali necessari”. Per Calamai è indispensabile avere adeguate risorse affinché possano essere trovate adeguate soluzioni per l’individuazione di una alternativa e la messa in sicurezza.