8 Ottobre 2024

Crisi settore moda, non arrivano le risposte sperate dal Dl Concorrenza

La possibilità di inserire la moratoria sugli F24 era stata resa nota in occasione dell'ultimo tavolo del distretto dalle parlamentari la Porta e Mazzetti. Adesso occhi puntati sulla Legge di Bilancio


Chiusa una porta, si spera che si aprirà un portone. Fanno affidamento alla cara buona vecchia saggezza popolare gli auspici delle associazioni di categoria che rappresentano le aziende del settore moda, alle prese con la peggiore crisi degli ultimi anni. In queste ore è svanita la possibilità di inserire nel decreto Concorrenza la moratoria sul pagamento degli F24. Si trattava della prima finestra legislativa utile in cui inserire una delle principali richieste avanzate da Confartigianato e Cna. Il tavolo del distretto era stato riunito dal comune di Prato appena una settimana fa e vi avevano partecipato le parlamentari di centrodestra Chiara La Porta ed Erica Mazzetti. L’emendamento al Dl Concorrenza doveva replicare l’emendamento che era stato presentato, invano, per l’Omnibus e riguardava la possibilità, per le aziende che hanno subito un calo del fatturato del 30% nel periodo gennaio-settembre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, di pagare tasse e imposte a rate a partire dal 2026, senza interessi. Adesso occhi puntati sulla Legge di Bilancio.

 

“Per la cassa integrazione per le piccole aziende, è stata presentata ieri al Ministero del Lavoro la richiesta di intervento da parte delle regioni”, ha detto il presidente nazionale dei Tessili di Confartigianato Moreno Vignolini