Cambia il clima, incalzano il dissesto idrogeologico e la difficile manutenzione ma al di là di tutte le polemiche vediamo come le assicurazioni possono proteggerc
Alluvioni, disastri improvvisi, perdita di vite umane, danni e rabbia. Tanta rabbia per la ricerca di motivi che vanno dal dissesto idrogeologico alla manutenzione, fino agli effetti dirompenti e innegabili del cambiamento climatico. L’urgente necessità di adottare buone pratiche per affrontare questa sfida globale richiede l’adozione di comportamenti nuovi, pratiche e abitudini migliori. Al tempo stesso, la cura del territorio richiede maggiore attenzione. In entrambi i casi, la soluzione non è dietro l’angolo, sia per gli impegni da prendere che per i tempi necessari. Non c’è invece tempo da perdersi per fronteggiare una situazione che si ripete, come è successo in Romagna, e che può capitare all’improvviso, o quasi, ovunque. Ne sappiamo qualcosa proprio a Prato come lo sanno in Romagna, a Pisa e a Livorno colpite da inondazioni nelle ultime settimane, in diversi quartieri di Milano ormai ricorrentemente sottacqua, senza contare coloro che, a Verona o a Lucca come altrove, si sono ritrovati a fare i conti con grandinate decisamente fuori norma.
Proteggere le nostre case, i nostri mezzi di trasporto e le nostre attività economiche è essenziale per preservare il nostro benessere e la stabilità economica. Pubblico e privati cittadini, Stato, Regione e singole imprese siamo tutti chiamati ad affrontare queste nuove sfide dei cambiamenti climatici sempre più frequenti e violenti. Servono impegni e strategie nuove, insomma, nel piccolo come in grande.
Lo rivela, al di là delle polemiche e delle tempistiche, l’obbligatorietà delle polizze sui rischi catastrofali per le imprese che proprio in queste settimane è tornato oggetto di discussione mediatica in attesa del decreto attuativo e delle voci di una futura estensione alle abitazioni dei privati.
In questo contesto, la consulenza dei professionisti del settore e la scelta delle coperture assicurative adeguate alle esigenze giocano un ruolo fondamentale. Chi pensa di non poter essere coperto, si sbaglia: il settore assicurativo sta evolvendo per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, offrendo così soluzioni innovative per aiutare le persone e le imprese a mitigare i danni e a recuperare più rapidamente da eventi climatici estremi. Investire in soluzioni assicurative adeguate può costituire un passo importante verso una maggiore resilienza di fronte alle incertezze climatiche sempre più frequenti. Per farlo, però, è necessario oggi più che mai essere accompagnati da chi, come Near Broker, conosce in profondità le soluzioni assicurative, ritagliandole su misura per il proprio cliente.
Agli esperti di Near Broker, abbiamo posto quattro domande. Le prime due riguardano casi che coinvolgono tutti, nel loro privato; le altre si soffermano su quanto tocca sempre più da vicino le aziende di più disparati comparti.
Come possiamo proteggere le abitazioni dai danni causati da eventi estremi come forti rovesci e raffiche di vento?
Il mercato assicurativo offre molte soluzioni per coprire i danni alle abitazioni causati da eventi climatici, consentendo ai proprietari di affrontare con più sicurezza i costi di riparazione. L’aspetto da non sottovalutare è sicuramente l’individuazione della soluzione più adeguata alle proprie esigenze.
Quali sono invece i rischi e le soluzioni per proteggere le autovetture da danni causati da grandine, frane e smottamenti?
Assicurazioni auto possono coprire danni causati da eventi climatici, consentendo ai proprietari di ripristinare o sostituire i veicoli danneggiati. Ma le soluzioni sono molte di più.
Come le aziende possono proteggere la loro produzione e i beni aziendali da eventi distruttivi come alluvioni e terremoti?
Le aziende possono stipulare polizze aziendali specifiche che coprono danni diretti ai beni aziendali, garantendo la tutela del patrimonio e conseguentemente la capacità di proseguire l’attività d’impresa anche in caso di eventi climatici avversi. La tutela dei propri beni aziendali da eventi quali ad es. l’alluvione, terremoto è fondamentale per il regolare svolgimento dell’attività d’impresa. Altresì, è possibile coprire i danni derivanti da mancata produzione e l’interruzione dell’attività, come vedremo meglio.
Un punto non sempre approfondito ma decisamente rilevante tocca da vicino le conseguenze indirette di eventi più o meno ingenti. Quando si tratta di danni indiretti, le aziende tremano. Come possono, invece, mitigare le perdite?
Probabilmente una delle più grandi problematiche per un’azienda riguarda i tempi di ripristino della regolare attività di impresa che possono essere sono lunghi e provocare ingenti danni per la diminuzione, o il blocco, delle capacità produttive e la conseguente riduzione delle vendite. Ne sanno qualcosa in Romagna e lo sappiamo qui, con l’esempio delle frane che in primavera hanno bloccato la Val di Bisenzio.
Occorre procedere quindi all’individuazione di soluzioni per coprirsi dai danni indiretti possono estendersi a coprire casi quali il blocco delle attività, il ritardo nella produzione e la perdita economica dovuta a interruzioni causate da eventi climatici. Queste polizze offrono un’importante rete di sicurezza per le imprese.
In sintesi, il cambiamento climatico sta facendo emergere nuove sfide per le persone e le aziende, dettando tra l’altro la necessità di giungere a norme mirate. Il dibattito di queste ultime settimane vede muoversi le stesse istituzioni, a cominciare dal legislatore che ha ravvisato la necessità di giungere all’introduzione di normative che coinvolgono assicurazioni, clima e aziende. Il cambiamento climatico pone sfide crescenti per persone e imprese, rendendo essenziale l’analisi dei rischi, la consulenza specialistica e la scelta di adeguate coperture assicurative. Il settore assicurativo sta evolvendo per offrire soluzioni innovative in risposta alle incertezze del futuro. La protezione del patrimonio e delle attività economiche diventa prioritaria in un mondo dove il clima rappresenta una minaccia sempre più presente.