Il Partito Democratico, dopo l’assemblea di giovedì scorso a Seano, torna sull’allarme mafia e criminalità lanciato dal procuratore Tescaroli e lo fa con un intervento di Walter Verini, senatore e capogruppo PD in Commissione Antimafia. Lo stesso Verini, come annunciato nei giorni scorsi da Marco Furfaro, sarà a breve in città per parlare con istituzioni, categorie economiche, sindacati e società civile.
“Mafia e criminalità organizzata stanno segnando la situazione di una città laboriosa e operosa, con un tessuto civile e democratico solido come Prato. Consideriamo un dovere istituzionale e politico intervenire con immediatezza sostenendo l’impegno, sul fronte del lavoro, degli ispettori Asl e della Polizia Municipale, del Comune e delle istituzioni”. Lo dichiara il senatore Walter Verini capogruppo del Pd in Commissione Antimafia.
“Il fenomeno criminale però sta crescendo, come succede anche in troppe altre realtà del Paese. Ce lo dicono i fatti di cronaca e lo sostiene con autorevolezza e preoccupazione il Procuratore Capo di Prato Luca Tescaroli che in una relazione inviata ai Ministeri della Giustizia e dell’Interno segnala che Prato e il territorio provinciale sono caratterizzate da una complessità e da una pericolosità criminale che non sono del tutto note e non adeguatamente comprese”.
“È evidente – continua l’esponente dem – il richiamo ad una più concreta presenza dello Stato anche per ovviare, come denunciato nella stessa missiva, ad alcune carenze organizzative derivanti da organici non sufficienti all’interno della magistratura, delle forze dell’ordine e del Tribunale penale. Così come è necessario un rafforzamento della guardia di finanza per fronteggiare anche il fenomeno dell’evasione fiscale. Per questo, insieme ad altri colleghi parlamentari, presenteremo una interrogazione al ministro della Giustizia Nordio per sollecitare un necessario e doveroso approfondimento sui dati e sulle richieste del Procuratore capo Tescaroli ad iniziare dalla creazione di una direzione distrettuale antimafia o di una sezione della stessa presso la Procura di Prato”.
“Le infiltrazioni mafiose campane e calabresi si stanno saldando con il racket delle grucce e con una rete economica tipica delle attività bancarie, ma del tutto illegali, che garantiscono liquidità al traffico di droga. Non ci si può girare dall’altra parte. Tutti devono affiancare l’impegno delle forse dell’ordine, della magistratura, del Comune, delle forze sociali – conclude il sen. Walter Verini – e l’interrogazione va nella direzione di accelerare le decisioni di stretta pertinenza del ministro Nordio”.
A intervenire è anche l’ex assessore alla sicurezza Aldo Milone che osserva: “La presenza della mafia cinese e di altre organizzazioni delinquenziali, cosa da me ampiamente anticipato nel lontano 1996 in un convegno con la presenza di diversi imprenditori cinesi. L’on. Verini invita a non voltarsi dall’altra parte? Forse questo invito era rivolto al suo partito, il Pd pratese, che negli ultimi 30 anni ha avuto il “torcicollo”, visto che ha avuto sempre il viso girato da un’altra parte non volendo assolutamente vedere ciò che succedeva nelle aziende cinesi dove regnava e regna uno sfruttamento di clandestini e di lavoratori al nero”.