Al Convitto Cicognini una simulazione di protezione civile
Simulata la fuoriuscita di materiale pericoloso. L'iniziativa vuole sensibilizzare i ragazzi al volontariato.
Quattro le classi di studenti che questa mattina hanno assistito, con interesse e curiosità, all’evento organizzato per la settimana nazionale della protezione civile dal prefetto, Michela La Iacona, d’intesa con l’ufficio scolastico provinciale e il rettore del Convitto Cicognini Nincheri.
Presenti gli alunni della quinta primaria, della 3C della scuola secondaria di primo grado e della classe seconda del liceo europeo del Convitto Cicognini e la classe 3A della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Marco Polo.
Oltre ai ragazzi erano presenti l’assessore regionale alla protezione civile Monni, il presidente della Provincia Calamai, i sindaci del territorio, i vertici delle forze di polizia, il comandante dei vigili del fuoco, la polizia provinciale, le polizie municipali, il Genio Civile, l’agenzia regionale per la protezione ambientale e del volontariato.
Il comandante dei vigili del fuoco Saccone ha poi raccontato agli studenti la genesi e l’evoluzione del dipartimento nazionale di protezione civile, nato dopo il tragico terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980.
L’evento si è poi spostato nel cortile della scuola, dove i ragazzi hanno assistito alla scena del ritrovamento di un contenitore che simulava plasticamente la fuoriuscita di una sostanza pericolosa. Sono stati simulati tutti gli interventi di soccorso e messa in sicurezza, delle persone e dei luoghi, previsti nei casi in cui si verifica il rischio di contaminazione da parte di un agente cd. “NBCR”
(nucleare/biologico/chimico/radiologico).
La simulazione è stata l’occasione per richiamare l’attenzione e sensibilizzare i ragazzi sui comportamenti di autoprotezione da tenere in determinare circostanze, dinanzi ad un pericolo: in primis, attivare immediatamente il numero di emergenza 112 e mantenersi all’esterno delle aree perimetrate, in cui sussiste un rischio per la vita umana; ciò, nella consapevolezza che ogni cittadino è, nelle situazioni di emergenza, un attore di protezione civile.
“L’iniziativa di oggi si propone di coltivare la cultura della protezione civile e di promuoverne la conoscenza, soprattutto tra le giovani generazioni – ha commentato il prefetto – Auspico che, vedendo all’opera il sistema di protezione civile, i ragazzi abbiano potuto fare esperienza del lavoro di squadra, valore che è anche collante del tessuto sociale. E’ necessario che ognuno sia consapevole di essere parte di un sistema, la cui sopravvivenza dipende dalla capacità di tutti di agire insieme, imparando a prendersi cura di se stessi e degli altri”.