Quindicenne semina il panico al pronto soccorso: guardia giurata ferita, sfasciate porte e vetrate
Il giovane era stato accompagnato in ospedale dalla polizia: quando gli agenti se ne sono andati ha spaccato tutto
Ancora una violenta aggressione al pronto soccorso, dove sabato sera un quindicenne ha dato in escandescenza seminando il panico, aggredendo il personale sanitario, rapinando un anziano, picchiando una guardia giurata e sfasciando arredi e vetrate.
Il giovane, di origini magrebine, già con precedenti penali a carico, era stato bloccato dalla polizia in serata per un furto, poi degenerato in rapina impropria, all’interno di un negozio commerciale tra Borgonuovo e San Paolo e portato in ospedale dopo che ha opposto resistenza ai poliziotti e manifestato segni di malessere. Qui, al pronto soccorso pediatrico, è stato trattato dai sanitari: il 15enne era vigile e non manifestava sintomi psichiatrici, ma pare avesse assunto cocaina e dopo le prime intemperanze è stato leggermente sedato e trasferito al pronto soccorso adulti.
Attorno alle 22, quando i farmaci hanno esaurito il loro effetto e oramai gli agenti se ne erano andati, senza che fossero stati assunti provvedimenti nei confronti del giovane, il 15enne ha dato in escandescenza tenendo sotto scacco il pronto soccorso. Il personale sanitario è stato minacciato; il giovane ha usato una barella e dei paletti di separazione fra gli ambienti per danneggiare arredi e spaccare porte e vetrate. L’adolescente ha poi preso a schiaffi un anziano all’esterno del pronto soccorso e gli ha rubato le chiavi della macchina, con l’intento di scappare. A quel punto è stato bloccato dalle guardie giurate in servizio all’ospedale; un vigilante è stato percosso alla testa e ha riportato un trauma cranico con ematoma interno, per cui ha riportato una ventina di giorni di prognosi.
Alla fine, dopo ripetute richieste di intervento alle forze dell’ordine, sono giunte in ospedale tre pattuglie dei carabinieri che hanno posto fine alle intemperanze del 15enne, il quale è stato portato in caserma e infine arrestato per danneggiamento aggravato e resistenza.
Il fatto ripropone il tema della sicurezza al pronto soccorso. Non più tardi di alcune settimane fa, il sindacato degli infermieri Nursind, che aveva aperto lo stato di agitazione, era stato ricevuto in Prefettura, dove erano state assicurate misure precise, fra cui passaggi più frequenti delle pattuglie in orario notturno e un numero di telefono dedicato per il rapido intervento in caso di eventi critici. Dall’ospedale emerge che al contrario stavolta c’è voluto ben oltre mezzora e diversi solleciti per ottenere un Intervento risolutivo. Il segretario del Nursind Roberto Cesario ha già scritto al Prefetto per chiedere un incontro urgente atto a chiarire la situazione: “Quanto ci era stato assicurato lo scorso 30 agosto non è stato ad oggi messo in atto; questi episodi sono sempre più frequenti e mettono a repentaglio la sicurezza del personale. Così non si può andare avanti” afferma Cesario. Il Nursind ha scritto una lettera al ministro degli Interni Matteo Piantedosi e torna a chiedere con forza l’istituzione di un posto di polizia a presidio dell’ospedale e del pronto soccorso, il più grande della Asl Toscana centro, con oltre 100.000 accessi all’anno.