9 Settembre 2024

Maltempo, in bilancio di Val di Bisenzio


VAIANO – “Stiamo lavorando perché ci siano messe a disposizione tutte le risorse necessarie e perché tutti gli enti competenti facciano la loro parte. È necessario mettere a sistema un piano di protezione civile comunale adeguato alle nuove emergenze derivanti dai cambiamenti climatici”. All’indomani dell’allerta arancione che ha interessato anche il Comune di Vaiano la sindaca Vivarelli ribadisce l’impegno dell’amministrazione “per mettere in campo azioni di prevenzione con maggiore efficacia e organicità attraverso un piano di messa in sicurezza del reticolo idrografico e di difesa del suolo “.
A Vaiano la giornata di ieri 8 settembre ha visto impegnata l’amministrazione e il sistema di Protezione civile intercomunale e comunale nell’affrontare l’emergenza meteo attraverso un costante monitoraggio della situazione meteorologica e un puntuale controllo del territorio con una presenza costante e in tutte le situazioni di maggiore rischio. Per risolvere le criticità nell’immediato sono stati messi in atto alcuni interventi sui tombini e sulle caditoie in varie zone del territorio. Sulla SR 325, che non ha mai avuto particolari problemi di percorribilità, c’è stato qualche episodio di allagamento, subito risolto, all’intersezione con le strade che conducono alle varie frazioni: Sofignano, La Briglia, l’Isola.
Intanto la sindaca ringrazia la Protezione civile, i dipendenti comunali, i consiglieri e i geologi della Fondazione Parsec. Un grazie particolare alla cittadinanza per la collaborazione nella segnalazione delle criticità, per la pazienza, per l’aiuto concreto per il senso civico e il senso di appartenenza dimostrati.
VERNIO – Anche a Vernio, nonostante per tutta la sera e gran parte della notte sia proseguito il monitoraggio e alcuni piccoli interventi, non ci sono situazioni di criticità rilevanti. C’è stata una piccola frana di sassi, terra e fogliame sulla strada che porta a Luciana in via di soluzione e un episodio di allagamento in via della Stazione risolto in breve tempo. Anche sul territorio di Vernio numerosi gli interventi sui tombini e sulle caditoie.
Anche la sindaca di Vernio, Maria Lucarini, insieme a tutta l’amministrazione ringrazia i volontari della Vab, la Croce Rossa di Vernio e la Misericordia di Vernio per il grande lavoro di monitoraggio e intervento fatto ieri e durante questa notte sul territorio di Vernio e i cittadini per la collaborazione.
CANTAGALLO – “Le ripetute emergenze che si stanno verificando nei territori a causa del cambiamento climatico vengono fronteggiate attraverso un quadro normativo che è ormai obsoleto e inadeguato è urgente che, a livello nazionale, si intervenga con provvedimenti legislativi che tengano conto che la situazione è profondamente cambiata”. È l’appello che arriva da Guglielmo Bongiorno, sindaco di Cantagallo, all’indomani dell’ennesima allerta meteo che ha tenuto con il fiato sospeso migliaia di persone e centinaia di amministrazioni locali.
“Dopo l’alluvione di novembre il nostro territorio ha cambiato profondamente il suo aspetto e un fenomeno atmosferico più violento del normale causa danni come mai prima – mette in evidenza il sindaco Bongiorno – È impossibile mettere in sicurezza 95 chilometri quadrati di montagne, è però urgente un piano di messa in sicurezza e difesa del suolo, in particolar modo per le zone rurali che hanno visto nascere e svilupparsi sistemi insediativi residenziali e lavorativi in prossimità dei corsi d’acqua”.
Secondo Bongiorno “vanno trovate soluzioni nuove, che tengano conto da un lato di queste realtà, dall’altro dei cambiamenti climatici con cui siamo costretti a convivere”. Si tratta di modifiche normative e di procedure perché non è pensabile che dopo un evento come l’alluvione di novembre si possa intervenire solo con interventi di somma urgenza. “La normativa attuale, così com’è, non consente sistemazioni definitive, ma solo interventi provvisori e parziali. Ad esempio, dopo l’alluvione di novembre, a Cantagallo abbiamo attivato interventi di somma urgenza per poco meno di 4 milioni di euro, affrontati con grandi difficoltà e impegno enorme da parte dei nostri straordinari tecnici comunali. Ma che ci permettono unicamente di riportare le cose alla situazione pre-alluvione, senza alcuna possibilità di miglioramento o trasformazione”.
Veniamo al bilancio degli interventi di ieri. A Cantagallo la giornata dell’8 settembre ha visto il sistema della Protezione civile impegnato nel monitoraggio del territorio e nella soluzione di alcune modeste criticità. Gli interventi hanno riguardato: due occlusioni di tombini e condotte fognarie – al Fabbro e Carmignanello – causate dai detriti trasportati dalle piogge e risolte tempestivamente dal nostro ufficio tecnico con la collaborazione delle ditte di pronto intervento inviate dalla Provincia e da Publiacqua, ognuna per i casi di propria competenza; una fuoriuscita d’acqua a monte di Chiusoli, dovuta a materiale caduto nel fosso, nella zona in cui da poco erano terminati i lavori di manutenzione della Bonifica. Il materiale ha occluso le briglie (realizzate dal Comune con i lavori di somma urgenza) che sono state liberate in poco tempo da volontari e che quindi non hanno causato gravi problemi al borgo; una fuoriuscita d’acqua a Migliana, sulla strada al bivio delle Cavallaie. Si tratta del posto su cui sono ancora in corso i lavori di somma urgenza del Comune. Fino a fine lavori, vige un’ordinanza di divieto di transito in caso di allerta arancione (evidentemente a tutela della pubblica e privata incolumità).
La fuoriuscita è stata risolta già in serata grazie all’intervento dei tecnici comunali e del direttore dei lavori e stamattina è stata oggetto di confronto con il Genio civile per la soluzione definitiva del problema.
Sulla via di Migliana, dove il Comune sta realizzando i lavori di somma urgenza, all’altezza Noceto, il materiale caduto dalla montagna ha occluso il fossetto a monte causando un ruscellamento sulla strada che non ha causato particolari problemi sulla strada che ancora è chiusa fino al termine lavori, che avevamo ipotizzato a fine settembre, se il tempo lo permette. Si è verificato anche un leggero smottamento sulla via di Gavigno che, date le modeste dimensioni, ha permesso di non dover chiudere la strada.