Era stato condannato a 2 anni e 6 mesi per maltrattamenti e atti persecutori in danno della propria compagna a dicembre del 2023, ma da allora si era reso irreperibile, tant’è che non era stato possibile neppure notificargli i provvedimenti che gli avrebbero consentito di beneficiare di misure alternative alla detenzione. L’uomo, un pratese di 44 anni, è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri di Pistoia lunedì 23 settembre nel centro di Prato. L’uomo era stato condannato per aver ripetutamente maltrattato la compagna rendendole penosa la convivenza attraverso ripetute violenze psicologiche, comportamenti insidiosi consistiti nell’esercitare un morboso controllo del suo telefono, manifestazioni di gelosia. La minacciava di morte e di ridurla in sedia a rotelle ed imponeva alla donna umiliazioni e sofferenze morali, arrivando addirittura a dire ‘Vado in galera ma vi faccio la festa, ve la ricorderete’ e la intimoriva minacciandola di rendere pubblico sui social network un loro video intimo. In un’occasione, inoltre, si era presentato sul posto di lavoro della compagna cercando di costringerla a salire su un furgone e, nell’afferrarla violentemente per un braccio, le aveva cagionato lesioni personali. Nell’occasione dell’arresto gli è stato notificato anche un ulteriore provvedimento, scaturito nell’ambito di un altro processo penale sempre dinanzi al tribunale di Pistoia, in cui è imputato di aver fatto mancare i mezzi di sussistenza alla figlia minore avuta da un altro rapporto sentimentale ed alla madre della ragazza. Il dibattimento, che era stato sospeso per mancata conoscenza del processo da parte dell’imputato, potrà quindi riprendere a seguito del rintraccio.