23 Settembre 2024

Abbandono scarti tessili, fenomeno di nuovo in crescita. “E’ un sistema organizzato”

A riferire in commissione 3 il comandante della Polizia municipale Marco Maccioni e l'ispettore Paolo Ghetti


Dietro all’abbandono di scarti tessili c’è una vera e propria organizzazione interprovinciale, finita anche nel mirino della Direzione distrettuale antimafia. Genesi e azioni di contrasto del fenomeno, che si è acuito negli ultimi sei mesi, sono state analizzate nel corso della commissione consiliare 3 presieduta da Enrico Romei. A riferire in commissione, il comandante della polizia municipale Maccioni e l’ispettore Ghetti, responsabile dei nuclei speciali. Le zone critiche sono la parte sud della città, con numerosi ritrovamenti in via della Bogaia e in via delle Risaie, ma anche quelle a ridosso dei Macrolotti. Gli scarti sono stati rinvenuti anche nel Bisenzio e nel reticolo idrico minore, creando tappi pericolosi durante gli eventi alluvionali.

“L’attività di abbandono degli scarti, che si incentra sull’utilizzo dei furgoni, fa pensare ad una ramificazione più o meno organizzata di persone”, ha detto il comandante della Municipale Marco Maccioni:

 

 

Gli strumenti di indagine della Municipale sono il controllo delle targhe dei veicoli, le fototrappole e il sistema di videosorveglianza cittadina, grazie al quale sono stati rintracciati i percorsi e gli orari abituali dei trasporti illeciti dei rifiuti, che dovrebbero essere smaltiti come rifiuti speciali da parte delle aziende. Nel 2024 sono stati 70 gli interventi, di cui 43 procedimenti a carico di ignoti, per un totale di 1800 sacchi neri di ritagli tessili trovati abbandonati nell’ambiente. 12 le notizie di reato depositate in Procura e 23 persone denunciate. Sette i veicoli sequestrati e 3 le ditte sottoposte a sequestro preventivo (confezioni). Solo nel caso in cui si proceda al sequestro delle ditte, i costi dello smaltimento vengono attribuiti ai titolari. In tutti gli altri casi – la maggioranza – i costi di smaltimento ricadono sul comune di Prato, che si affida ad Alia.