27 Settembre 2024

A Prato il turismo industriale guarda al futuro: dal 28 settembre torna TIPO

Tour in gruppo, tra lana di alpaca, tradizione, green fashion, l’opera visionaria di Pier Luigi Nervi e un viaggio tra i costumi di scena con stoffe made in Prato. Si chiude con la terza edizione di TIPO Festival


Al via la quarta edizione di TIPO – Turismo Industriale Prato. L’appuntamento che inaugura l’ormai affermata e apprezzata manifestazione è fissato per domani, sabato 28 settembre, a Vernio. Dopo il grande successo dello scorso anno non poteva mancare un nuovo incontro con la morbidissima lana di alpaca all’allevamento Anticofeudo, seguendo il filo che unisce le Ande alla Val Bisenzio.

E ancora, i tessuti d’eccellenza, la green fashion, l’immortale e avanguardistico lavoro d’architettura industriale di Pier Luigi Nervi e due novità particolarmente significative di quest’edizione. La prima riguarda un viaggio nella storia del cinema e dei costumi di scena nati a Prato. La seconda, un percorso dedicato alla memoria: a Prato le fabbriche custodiscono anche storie di guerra poco conosciute che parlano di imprenditori e operai in lotta per salvare il patrimonio industriale e tessile cittadino. E quindi, in occasione del Giorno della Memoria, si potrà percorrere un itinerario nel centro cittadino seguendo questa traccia storica, sociale e solidale della comunità pratese. Si chiude, come ormai da tradizione con il TIPO Festival, giunto alla terza edizione: appuntamento dal 27 al 30 marzo.

“TIPO è una esperienza esclusiva legata in maniera totale al territorio dell’ambito pratese, attraverso un percorso turistico che si può definire sensoriale. Toccare i tessuti, sentire la consistenza delle materie prime scoprendo storie e segreti del fare moda – commenta Chiara Bartalini, assessora al Turismo del Comune di Prato -. Tutto questo è possibile solo qui, dove nasce il turismo industriale, attraverso percorsi eterogenei che si sviluppano attorno all’archeologia industriale, all’ambiente fatto di gore e acqua, al riuso con preziosi e rari archivi di tessuti e modelli, in processo di eterna trasformazione come è la moda stessa, grazie alla visione illuminata di imprenditori non convenzionali che con caparbia forza e grande capacità commerciale hanno saputo rendere Prato nota nel mondo con uno spirito europeista d’avanguardia ante litteram”.

“Il Museo del Tessuto è ancora una volta lieto di partecipare all’organizzazione del progetto TIPO, giunto alla quarta edizione e ormai una certezza nel campo del turismo pratese, regionali e anche oltre – afferma Filippo Guarini, direttore del Museo del Tessuto di Prato –.  Il Museo del Tessuto, insieme alla Biblioteca Lazzerini e al Polo Campolmi, costituiscono una tappa fissa delle visite di TIPO, effettuabili anche in autonomia attraverso l’app ufficiale. Più in generale, rappresentano un punto fermo del patrimonio storico e di architettura industriale del territorio da vivere, scoprire e raccontare”.

“Come Fondazione CDSE curiamo per il quarto anno gli itinerari di turismo industriale inseriti nel cartellone di TIPO e teniamo le fila dei tanti progetti che da TIPO sono nati per avere vita propria (come TIPO School, realizzazioni di VR e AR in Campolmi, TIPO APP…) – sottolinea Luisa Ciardi, archeologa industriale della Fondazione CDSE –. Il successo della manifestazione, che si chiude anche quest’anno con il TIPO Festival a fine marzo, lo si misura anche in termini di immagine e di reputazione che Prato e tutto il suo ambito turistico stanno assumendo a livello di turismo industriale nazionale. La città laniera è ormai punto di riferimento per questa particolare forma di turismo: esperienziale, innovativo, esclusivo, che affonda le radici nella grande tradizione manifatturiera e vive del contatto con le aziende tessili votate alla sostenibilità, alla creatività e all’innovazione”.