La Lega di Prato “sostiene la battaglia” dell’associazione ambientalista Atto primo, che ha presentato un esposto in procura e ai carabinieri forestali contro il taglio degli alberi previsto dal progetto di riqualificazione di via Firenze. “Il Pd predica contro il cambiamento climatico e vuol costringere tutti ad adottare veicoli elettrici o sistemi alternativi di mobilità. Nella pratica, continua da anni a tagliare le piante di alto fusto che di per sé riescono a contenere la temperatura dell’aria così come a garantire l’ombra più di tutte le fabbriche dell’aria o le foreste urbane con le quali si è sciacquato la bocca di 10 anni di inconcludente, per non dir fallimentare, amministrazione della città”, dice il segretario comunale Luis Micheli Clavier. “Se è vero, come è vero, che in via Firenze c’è troppo traffico, con relativi problemi di sicurezza stradale, si guardino i dati: la strada non è pericolosa come alcune altre e, in ogni caso, non è con il taglio degli alberi che si evitano incidenti e danni. Bisogna invece invogliare gli automobilisti a scegliere altri percorsi, offrendo loro alternative valide. E poiché l’unica di queste – conclude Clavier – potrebbe essere la Declassata, che poteva essere raddoppiata ormai 10 anni fa, si torna lì: è tutta colpa delle scelte campate in aria e ideologiche del Pd”. La Lega invita l’amministrazione comunale a sospendere l’esecuzione della delibera e preannuncia un accesso agli atti e una interrogazione al sindaco per mezzo del suo consigliere comunale Claudiu Stanasel.
Contro l’abbattimento delle piante anche Rifondazione Comunista: “Il taglio degli alberi sulla via Firenze riguarda molti aspetti, tra cui quelli politici che riteniamo di notevole importanza – dice in una nota -. Il primo è l’aspetto più evidente che riguarda il nostro territorio, che dovrà essere amministrato in modo del tutto diverso dal passato dopo l’alluvione dello scorso anno.
Il secondo, l’aspetto partecipativo dei cittadini che necessita di ulteriori sviluppi non legati alla semplice formalità dovuta agli atti. Il terzo aspetto è l’idea di città della nuova amministrazione che non viene fuori al meglio con i primi passi intrapresi in perfetta continuità con quella passata. L’ultimo aspetto, ma per noi comunisti il più importante è il cosiddetto modello di sviluppo che viene rappresentato anche attraverso il taglio degli alberi, come del resto con il nuovo aeroporto, con il raddoppio dell’autostrada, con gli inceneritori e le privatizzazioni delle aziende pubbliche. Su questo aspetto invitiamo a riflettere perché sono le idee di fondo che il Partito Democratico (insieme alla destra) in questa regione tende a proporre ancora una volta come panacea e su cui non siamo d’accordo”.