30 Agosto 2024

Taglio dei tigli di via Firenze, Legambiente: “Non è documentata la necessità del taglio per ragioni di sicurezza e salute delle alberature”

L'associazione auspica la creazione di un tavolo sul verde urbano.


Continua a tenere banco il progetto di riqualificazione di via Firenze, in particolare per quanto riguarda il primo step, ovvero il taglio dei 47 tigli compresi nel tratto di strada interessato. Il taglio è già stato ultimato, ma le polemiche e le prese di posizione non si arrestano. Dopo i vari interventi dell’Osservatorio ambientale e di Atto Primo, che hanno chiesto invano la sospensione del taglio e la revisione del progetto, sulla questione interviene anche Legambiente.

“Quarantasette alberi sono già stati tagliati, sebbene negli elaborati di progetto non sia documentata la necessità, imminente e massiva, del taglio per ragioni di sicurezza e salute delle alberature” ha fatto sapere l’associazione ambientalista, per la quale “argomentarne l’esigenza e spiegare gli eventuali benefici ambientali ipotizzati per lo scenario futuro, sarebbe stato essenziale in un contesto, locale e climatico, in cui anche un solo albero diventa di importanza vitale per il benessere della città”.

Per Legambiente “Sarebbe fondamentale che ogni progetto che riguarda lo spazio pubblico nascesse sulle solide fondamenta di una cultura del verde urbano che dovrebbe essere sempre più sensibile ed inclusiva rispetto agli aspetti ambientali, ecologici e biologici, limitando i puri aspetti tecnico-economici e percettivi-estetici, che spesso invece prevalgono”.

Legambiente ricorda di aver convintamente sostenuto il progetto di revisione di viale Montegrappa perché in quel caso la sostituzione degli alberi “era la conseguenza di anni di potature sbagliate” e l’associazione precisa che pur non essendo stata contenta del taglio, l’intervento, “con la diminuzione della velocità dei veicoli e la creazione di marciapiedi pedonali e ciclabili ampi e sicuri, per una mobilità alternativa all’auto, produrrà altri benefici ambientali tangibili e misurabili”.

Legambiente infine auspica l’istituzione di un tavolo sul verde urbano, che contribuisca alla cultura del verde in città e che coinvolga cittadini, associazioni ambientaliste, arboricoltori, agronomi, forestali, paesaggisti.