27 Agosto 2024

Riqualificazione di via Firenze, Atto Primo chiede di sospendere e ridiscutere il progetto

L'associazione contesta l'assenza nella relazione tecnica di alcuni dati relativi ai tigli abbattuti.


L’associazione Atto Primo ha inviato una pec ai carabinieri forestali e al Comune di Prato con la richiesta di sospensione del progetto di riqualificazione di via Firenze.
Ieri, come previsto, è cominciato l’abbattimento dei 47 tigli presenti nel tratto di strada interessato dal progetto di riqualificazione.
Per consentire le operazioni la strada è stata chiusa al transito di veicoli e pedoni e lo sarà fino al 31 agosto. La prossima settimana invece il cantiere proseguirà con l’istituzione del senso unico alternato.
In concomitanza con l’inizio delle operazioni di taglio una cinquantina di persone appartenenti ai comitati riuniti nell’osservatorio ambientale Prato ha orgnizzato un sit in di protesta per dire no al taglio degli alberi. Il progetto, una volta tagliati i tigli, prevede il rifacimento del marciapiedi, la creazione di stalli per la sosta delle auto e la piantumazione di nuove alberature.
L’associazione nella pec contesta “l’assenza totale nella relazione tecnica di dati quantitativi, espressi in forma numerica, di alcuni elementi delle alberature che si abbattono con questo progetto, in primo luogo il valore ornamentale dei 47 tigli adulti che verranno abbattuti e in secondo luogo il calcolo e la stima quantitativa dei benefici ecosistemici delle alberature”.
Atto Primo chiede di conoscere “specie, età e computo del valore ornamentale, benefici ecosistemici, ombreggiamento, intercettazione di polveri sottili, quantità di CO2 catturata dagli alberi attualmente presenti”, chiedendo in contemporanea gli stessi dati e le stesse misurazioni, “in valori verificabili, per le nuove piante che saranno posizionate al posto delle precedenti”.
Per Atto primo in assenza di questi dati, la relazione tecnica “in un progetto di questa rilevanza per il verde urbano non ha nessun valore e quindi il progetto deve essere sospeso e ridiscusso”.
L’intervento, ha sottolineato il Comune, è stato preceduto da un percorso partecipativo che l’amministrazione ha avviato nei mesi scorsi con i residenti dell’area, che da tempo chiedevano al Comune la messa in sicurezza del tratto stradale e il rifacimento dei marciapiedi, sollevando il problema dei danni agli edifici causati dalle radici e dalle fronde dei tigli.