Mons. Simoni, l’invito a «raccogliere, custodire e trasmettere il suo magistero» nel secondo anniversario della morte
Questa mattina messa in suffragio celebrata in cattedrale. A presiederla il vicario generale mons. Daniele Saccini
Nel giorno del secondo anniversario della morte di monsignor Gastone Simoni, la Chiesa pratese ha celebrato questa mattina una messa in suffragio del vescovo emerito che ha guidato la Diocesi per vent’anni.
«La sua persona e il suo ministero rimangono impressi in tutti quegli che lo hanno conosciuto, non solo nelle sue parole, espresse attraverso appassionate e compendiose omelie e documenti, ma anche nei gesti paterni e trasformanti, di un uomo che con tutta umiltà ha cercato di servire la realtà bella che aveva abbracciato pienamente», ha detto il vicario generale della Diocesi di Prato monsignor Daniele Scaccini nell’omelia della messa, concelebrata dai canonici del capitolo della cattedrale. La celebrazione è stata presieduta dal Vicario perché il vescovo Giovanni Nerbini in questi giorni si trova fuori sede.
«La sua indiscutibile intelligenza e cultura, custodita e alimentata nel tempo – ha aggiunto monsignor Scaccini – non si imponeva mai come barriera nelle relazioni, anzi diventava occasione per partecipare la bellezza e la ricchezza delle possibilità affidate da Dio all’uomo. Questo lo rendeva familiare e facilitava il confronto, sempre improntato al dialogo anche con coloro che non condividevano lo stesso credo». Infine il Vicario ha invitato a «raccogliere, custodire e trasmettere» il magistero che monsignor Simoni ha lasciato alla Diocesi di Prato.
Alla celebrazione erano presenti i rappresentanti del Collegamento Sociale Cristiano – Amici di Supplemento d’Anima, il luogo di incontro e confronto tra cattolici impegnati nel sociale e nella politica fondato da monsignor Simoni. Un gruppo che ancora oggi fa rete tra quanti hanno a cuore il raggiungimento del bene comune seppur con appartenenze diverse. Uno degli ultimi insegnanti del vescovo Gastone, Pastore che ha saputo tessere relazioni e diventare punto di riferimento autorevole e credibile.
Nel servizio le interviste a mons. Daniele Scaccini e a Maria Lucarini, sindaco di Vernio