Il Nursind di Prato, sindacato delle professioni infermieristiche, interviene dopo l’ennesimo episodio di violenza capitato al pronto soccorso del Santo Stefano dove la scorsa notte un 25enne è stato accoltellato al collo da un coetaneo con cui aveva avuto una lite. Il Nursind denuncia una situazione diventata ormai insostenibile e rischiosa per i cittadini e per tutto il personale che lavora al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santo Stefano di Prato.
“Questa volta un cittadino afferente al pronto soccorso per poco non ci rimetteva la pelle. Cosa si aspetta, che ci scappi il morto? Questa situazione ormai diventata esplosiva crea una forte preoccupazione nel personale in servizio al pronto soccorso, che è stanco di lavorare in condizioni di alto rischio per la propria incolumità e per quella dei loro assistiti. Nursind torna a ribadire che é assurdo ed impensabile che in un ospedale di una città pericolosa come Prato non ci sia un posto di Polizia aperto 24 ore su 24”.
A tutela dei cittadini e dei lavoratori in ospedale ci sono le guardie giurate, mentre il punto di polizia presso l’ospedale è aperto solo in orario diurno per la ricezione delle denunce.
“Le guardie giurate svolgono sempre un preciso ed accurato lavoro, rischiando in primis la loro vita, ma in casi come quello accaduto la scorsa notte – continua il segretario del Nursind di Prato Roberto Cesario – non possono fare altro che chiamare il 113 o 112. II Personale in servizio al Pronto Soccorso ha il diritto di essere tutelato così come i cittadini che per motivi sanitari afferiscono al pronto soccorso. NurSind ha più volte fatto presente a questa Amministrazione, alla Prefettura, alla Questura, e al Sindaco il problema sicurezza in ospedale, senza ottenere alcuna risposta accettabile per la risoluzione del problema”. Per questo motivo, il sindacato delle professioni infermieristiche chiede nuovanmente a gran voce che venga aperto un Posto di Polizia H24.
Nella foto di archivio, una manifestazione del Nursind