Inizieranno lunedì 26 agosto i lavori di riqualificazione nel tratto di via Firenze tra La Querce e La Macine, davanti all’ex cementificio Marchino, che interesseranno circa 500 metri di strada sul lato ferrovia tra via Poggio Secco e via Paolo Bettarini: l’obiettivo è rinnovare il marciapiede – oggi dissestato – rendendolo più sicuro ed accessibile. L’intervento è il risultato del percorso partecipativo che l’Amministrazione comunale ha avviato nei mesi scorsi con i residenti dell’area: da tempo infatti gli abitanti chiedevano al Comune la messa in sicurezza del tratto stradale e il rifacimento dei marciapiedi. Il filare alberato, costituito da alberi di tiglio, comporta una sosta irregolare e pericolosa da parte degli utenti, generando disagio per la mobilità pedonale, in particolare per i cittadini con capacità motorie ridotte. Un ulteriore problema sono i continui danni agli edifici causati dalle radici e dalle fronde. Per questo l’intervento di riqualificazione partirà con l’abbattimento dei tigli – dal 26 agosto al 7 settembre – che verranno successivamente sostituiti da alberi con chiome più contenute e perciò più adatti al contesto. Dal 26 al 31 agosto il tratto di via Firenze interessato sarà chiuso al traffico per poi riaprire parzialmente, con il senso unico alternato, la settimana dal 2 al 7 settembre. I lavori riprenderanno poi con la fase edilizia, che vedrà la costruzione dei marciapiedi, a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre e dureranno fino ad aprile. La pausa tra la prima e la seconda fase permetterà di non far confliggere il cantiere dei lavori con il maggior traffico per l’inizio della scuola.
“Con questo intervento completiamo un lavoro avviato dall’Amministrazione precedente – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici, Patrimonio e Frazioni Marco Sapia – Un lavoro che è frutto di un ampio percorso partecipativo fatto ascoltando anche le proposte dei cittadini. Il dialogo e la collaborazione con loro sono infatti risultati fondamentali in questo progetto, così come lo sono in ogni opera che interessa lo spazio pubblico. C’è stata una grande attenzione da ogni punto di vista, dalla salvaguardia di rischio idraulico alla tutela del verde, un tema che tocca in modo considerevole la sensibilità di tutti”.