Si è insediato stamani il nuovo procuratore di Prato Luca Tescaroli, che assume la guida dell’ufficio retto per un anno, quale facente funzione, dal sostituto procuratore Laura Canovai, dopo il pensionamento di Giuseppe Nicolosi.
Originario di Rovigo, 59 anni, Tescaroli arriva a Prato da Firenze, dove è stato procuratore aggiunto e si è occupato delle indagini sulle stragi mafiose del 1993 e di recente anche di quella riaperta sull’attentato al Rapido 904. Tescaroli ha indagato anche sulla scomparsa di Kata, la bambina peruviana sparita dall’ex hotel Astor di Firenze. Più di recente, assieme a tre colleghi, ha condotto l’inchiesta che ha portato all’arresto per corruzione di Sergio Turini, ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, e dell’amministratore del Gruppo Colle Riccardo Matteini Bresci.
Nella cerimonia di insediamento al Tribunale di Prato, alla presenza di magistrati, rappresentanti dell’avvocatura, delle forze dell’ordine e personale amministrativo, Tescaroli ha ricevuto gli auguri di buon lavoro dal presidente del Tribunale Francesco Gratteri, che ne ha sottolineato le doti professioniali e l’ampio curriculum, per poi rappresentare la cronica carenza di togati, con inevitabili ripercussioni sulla celebrazione dei processi. “In particolare, anche a causa delle legittime richieste di trasferimento, già a settembre sarà possibile comporre soltanto un collegio e al rito monocratico saranno destinati soltanto 4 magistrati sugli 8 previsti. Ci troviamo dunque in una fase di immediata e seria difficoltà e anche di questo il procuratore dovrà tenere conto. Siamo obbligati a seguirlo con molta stima e rispetto nelle scelte che compierà e lo seguiremo nei limiti del possibile” ha detto Gratteri.