Reti anti-rondine nel condominio di via Gualchiera, il Comune le fa rimuovere

Esulta la Lav: "Manifestazione di gioia in piazza". L'assessore Faggi: "Applicate le norme: nè vincitori, nè vinti"


Dopo analogo provvedimento emesso 4 mesi fa, il Comune di Prato ha nuovamente intimato e stavolta ha ottenuto la rimozione delle reti metalliche anti-rondine installate a gennaio scorso nel sottotetto di un condominio di via della Gualchiera a Coiano, dove erano stati così occlusi 7 nidi. Le reti sono state tolte dall’amministrazione di condominio ieri pomeriggio.
Esulta la Lav, che aveva promosso una petizione on line con 25.000 adesioni e invita tutti a partecipare ad una “manifestazione di gioia” che si terrà giovedì 11 luglio alle ore 20 in Piazza del Comune a Prato. “Oggi è un giorno di immensa gioia e commozione – afferma Cristiano Giannessi, responsabile della sede di Prato della LAV -. Abbiamo dimostrato che l’unione e la determinazione della comunità possono fare la differenza. Ringraziamo profondamente la Sindaca Ilaria Bugetti e tutti i membri dell’amministrazione comunale che hanno ascoltato il nostro appello e agito in favore delle rondini”.
Il Comune di Prato ha contestato la violazione dell’articolo 9 del regolamento comunale di tutela degli animali, che vieta la distruzione di nidi di rondine, ma non disciplina la collocazione di reti di dissuasione. Sul punto i pareri sono contrastanti e i sopralluoghi di carabinieri forestali e polizia provinciale in via della Gualchiera, in prima battuta, non avevano mosso alcun rilievo.
Il condomino che ha installato le reti anti-rondine senza chiedere autorizzazioni scritte, ha poi provato a far valere le proprie ragioni al Comune contestando la multa di 50 euro ricevuta e mostrando all’ufficio ambiente i certificati medici che attestano una grave forma di asma bronchiale. Un problema di salute che mal si concilia con le deiezioni quotidiane dei volatili sulla finestra della camera dal letto e del bagno, poste proprio al di sotto dei nidi. Nell’audizione in Comune il condomino e l’amministratore di condominio avevano poi sottolineato che nel palazzo sono presenti un’altra ventina di nidi, rimasti di libero accesso alle rondini e si erano detti inoltre disponibili a collocare in altri punti del sottotetto 7 nidi artificiali, a mo’ di compensazione con quelli ostruiti. La Lav, da parte sua, si era fatta avanti dicendosi disposta ad installare a proprie spese delle tavolette per la raccolta delle deiezioni delle rondini.
Il Comune, dopo 4 mesi dalla prima notifica, ha invece deciso nei giorni scorsi di procedere con una nuova diffida del dirigente sviluppo economico, Sueap e Tutela dell’ambiente dell’Ambiente che ha intimato all’amministrazione di condominio di togliere le reti entro 5 giorni, comunicando che in caso contrario avrebbe proceduto a proprie spese, per poi rivalersi sul condominio, il giorno 11 luglio alle ore 9.
Proprio per l’11 luglio, alle ore 20, la Lav aveva da tempo preannunciato la manifestazione in piazza del Comune per chiedere all’amministrazione di rimuovere le reti anti-rondine. Manifestazione che adesso si terrà per festeggiare.
“Non c’è nessuna vittoria e nessuna sconfitta. È una vicenda che il Comune ha affrontato applicando quello che prevede la normativa, secondo gli orientamenti delle fonti di diritto soprastanti regionali e nazionali – spiega l’assessore Simone Faggi, che da pochi giorni ha assunto le deleghe competenti -. C’era la necessità di fare delle valutazioni ponderate, considerando l’interesse pubblico che risiede nel benessere degli animali e le circostanze del caso particolare riguardante un cittadino”.

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